L’alto numero di nuove emissioni è, per TwentyFour Asset Man (affiliata Vontobel), una buona opportunità per effettuare alcuni switch e rotazioni di portafoglio aggiungendo nuovi nomi e allungando la durata dello spread creditizio
Martedì 3 settembre è stata una giornata caratterizzata da una elevata volatilità dei mercati, con gli indici azionari statunitensi che hanno guidato un ampio sell-off in risposta ai tiepidi dati economici. Ma è stata anche una giornata in cui sono state registrate abbondanti emissioni obbligazionarie, di cui oltre 40 miliardi di dollari di nuovi titoli venduti solo nell’ambito dell’investment grade statunitense. “Nel breve termine potrebbe causare una certa indigestione in alcune aree del mercato, ma la consideriamo uno sviluppo positivo per gli investitori nel medio termine” tiene a precisare Felipe Villarroel, Portfolio Manager, TwentyFour Asset Management (affiliata Vontobel).
UN SEGNALE DI FORZA GENERALE DEL QUADRO MACRO
D’altra parte un mercato delle nuove emissioni molto attivo è raramente un segnale di debolezza generale del quadro macro. In questa fase, in particolare, le aziende ritengono relativamente attraenti i tassi attuali o per rifinanziarsi o per raccogliere nuovo debito, mentre gli investitori fanno la fila per le sottoscrizioni che registrano un eccesso di ordini. “E’ vero che questa dinamica può cambiare molto rapidamente se il sentimento si inasprisce, ma osserviamo che, per il momento, le nuove emissioni si stanno liquidando a livelli non troppo lontani dal fair value” spiega Villarroel…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.