In attesa del rapporto Draghi, in Europa si guarderà alle decisioni di Bruxelles soprattutto per misure più ampie per l’occupazione, per un maggiore peso a livello geopolitico e per aumentare la spesa nelle tecnologie più evolute
La recente affermazione nei lander tedeschi del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD), conferma un trend a livello globale. Si osserva infatti un’impennata significativa delle formazioni di destra, sia all’interno del partito repubblicano negli Stati Uniti, sia più recentemente in Europa, dove in quasi tutti i paesi la cosiddetta estrema destra ha raccolto circa il 30% dei voti. Sono tante le ragioni di questo fenomeno ma la rabbia e il sentimento di esclusione sembrano farne parte, insieme all’aumento dell’incertezza causata dal conflitto russo-ucraino e all’inflazione indotta dalla pandemia.
LE DISTORSIONI ECONOMICHE DI BREVE TERMINE
A lungo termine non è semplice prevedere l’esito di questi rischi geopolitici ma nel breve periodo le distorsioni economiche possono essere delineate. “Il contrasto all’immigrazione e al commercio globale di Trump, per esempio, impatterà subito sull’inflazione e sul dollaro. Le politiche sull’immigrazione tendono infatti a guidare una crescita aggregata più bassa, ma comportano anche salari più alti e un mercato del lavoro (ancora) più rigido, che favorisce la sicurezza del lavoro per alcuni ma riduce la produttività per altri” spiega Kaspar Hense, BlueBay Senior Portfolio Manager, Investment Grade, RBC BlueBay…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.