Interessanti, in particolare, i titoli societari dei mercati emergenti con rating BB, ora con uno spread di 320 punti base, e selezionati emittenti BBB a più lunga scadenza con livelli di spread intorno ai 175 punti base
In un anno in cui si terranno elezioni cruciali in oltre 70 Paesi, che rappresentano più della metà del PIL mondiale, il voto nei Paesi in via di sviluppo è stato generalmente libero ed equo, senza eventi violenti di rilievo, con la sola eccezione del Venezuela. Inoltre, in gran parte dei casi c’è stata la conferma degli attuali governanti anche se alcuni hanno visto ridursi il loro sostegno e altri hanno formato governi di coalizione. “L’attenzione degli investitori dovrà concentrarsi sulle modalità in cui ogni Paese gestirà le proprie responsabilità fiscali e corteggerà gli investimenti esteri di Stati Uniti e Cina” commenta Cathy Hepworth, Head of Emerging Markets Debt di PGIM Fixed Income.
MESSICO ALLE PRESE CON IL DEFICIT FISCALE
In Messico, per esempio, Claudia Sheinbaum, sostenuta dal popolare presidente uscente, e il suo partito hanno ottenuto una maggioranza quasi qualificata al Congresso, che le permette di attuare riforme costituzionali. Nel mirino delle sue iniziative la corruzione e la disuguaglianza, ma alcuni emendamenti rischiano di indebolire le istituzioni democratiche o di imporre maggiori oneri fiscali permanenti. Il problema è che la strada per riportare il prossimo anno il deficit fiscale al 3% del PIL, oggi vicino al 6%, è piuttosto ardua…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.