Secondo l’Osservatorio Conti pubblici, ci vorranno ancora due, tre anni prima di invertire la curva, che continuerà a crescere almeno fino al 2027. Per il Governo non sarà semplice neppure eliminare tutti i bonus
Ora che il debito pubblico italiano è vicino a sfondare il tetto dei 3 mila miliardi di euro, gli analisti tornano a interrogarsi se l’Italia riuscirà davvero a mantenere i propositi (e gli obblighi dell’Ue) di una contrazione delle spese, come più volte ribadito dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti. Per Giampaolo Galli, Direttore dell’Osservatorio sui Conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano, è piuttosto chiaro che il nostro Paese non ce la farà. Almeno per ancora due, tre anni.
LA RESPONSABILITÀ DEL SUPERBONUS
Intervenendo a SpeechBox, l’approfondimento bisettimanale di Financialounge.com sui temi di economia e finanza, Galli spiega chiaramente che la strada per l’abbattimento del debito pubblico è tutt’altro che semplice: “L’analisi che ha fatto il nostro Osservatorio – dice – è che per ancora qualche anno sarà impossibile ridurre il debito, a causa del peso ‘formidabile’ del super bonus che pur essendo contabilizzato sul deficit 2023, incide sui conti man mano che chi ne ha usufruito lo scala dal pagamento delle tasse”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.