A differenza di Meloni, Scholz è stato colto di sorpresa dall’ingresso della banca italiana. L’opposizione dei sindacati, preoccupati per i posti di lavoro, potrebbe complicare la possibile scalata
L’acquisizione del 9% delle azioni Commerzbank da parte di UniCredit ha aperto nuovi scenari non solo sui mercati, ma anche nel mondo politico a livello europeo. In primis, guardando al mondo della finanza italiana, l’impegno oltreconfine di UniCredit spegne l’attenzione sul risiko bancario tricolore. Le nozze tra UniCredit e Mps, ventilate a più riprese, sembrano essere ora più lontane, e le ipotesi sul terzo polo sono, a questo punto, da riformulare.
SCHOLZ ALL’OSCURO DI TUTTO
Ma allargando lo sguardo oltre i confini nazionali, ecco che l’intenzione di UniCredit di arrivare a controllare Commerzbank (seconda banca tedesca) ha portato con sé discussioni e confronti. In primis nel mondo politico. Come riportato da MF, infatti, la premier italiana Giorgia Meloni sapeva da alcuni giorni delle intenzioni di UniCredit. Ad avvertirla, secondo quanto riportato dalle indiscrezioni di stampa, è stato il Ceo Andrea Orcel. Al contrario, il governo tedesco era all’oscuro dell’operazione, circostanza che ha imbarazzato non poco il cancelliere Olaf Scholz, già alle prese con la debolezza derivante dall’affermazione dell’estrema destra nelle ultime elezioni. Come riporta Bloomberg, il governo di Berlino, che si aspettava una vendita frazionata a tre diversi investitori della quota pubblica, è stata presa alla sprovvista dal blitz della banca italiana e dall’offerta nettamente migliore…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.