Il settore è in crisi in Europa, con i principali marchi che sono costretti a rivedere la guidance e gli obiettivi da raggiungere nel 2024. Pesa anche il calo di vendite di auto elettriche
Giornata difficile per Stellantis che in Borsa perde fino al 14%, con una quotazione di 12,522 euro per azione. Dopo i big dell’auto tedeschi, anche Stellantis rivede al ribasso le stime per il 2024, con un margine del risultato operativo adjusted atteso tra il 5,5% e il 7%, in calo rispetto al minimo del 10% previsto in precedenza. Secondo l’azienda, la revisione “è dovuta principalmente ai problemi in Nord America e al deterioramento nelle dinamiche globali del settore”. Un settore, quello dell’auto, che sta vivendo una delle crisi più profonde degli ultimi anni, con le sfide della transizione green e delle auto elettriche che sembrano appesantire ulteriormente il bilancio.
NON SOLO STELLANTIS, IL CASO VOLKSWAGEN
La revisione dei target arriva dopo che nei giorni scorsi sono tornate a farsi insistenti le voci che vorrebbero una fusione tra Stellantis e Renault, con il possibile coinvolgimento del gruppo Bmw. Sono circolate anche voci su un eventuale cambio al vertice, con il ceo, Carlos Tavares, che ha il mandato in scadenza nel 2026. La revisione degli obiettivi di consegna, con un calo di auto vendute, non riguarda però solo il marchio di Stellantis, ma anche quello degli altri principali brand dell’automotive europei. Volkswagen ha ridotto le sue previsioni di vendita e di redditività per il 2024, con una riduzione del margine operativo previsto al 5,6%, rispetto al 6,5%-7% precedente. Il marchio tedesco potrebbe addirittura chiudere due stabilimenti in Germania e tagliare fino a 30mila posti di lavoro…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.