Nell’agosto del 1997, Apple era sull’orlo del collasso. Le sue finanze erano in crisi e il gigante tecnologico, un tempo all’avanguardia nell’innovazione, era prossimo alla bancarotta.
Bill Gates, cofondatore di Microsoft, rivale di lunga data di Apple, divenne inaspettatamente l’eroe di questa storia. Gates intervenne con un investimento di 150 milioni di dollari, una mossa che salvò Apple e divenne uno dei momenti più discussi della storia della tecnologia.
“Apple era in guai molto seri”, ha ammesso Steve Jobs alla conferenza tecnologica D5 del 2007 insieme a Gates. All’epoca, Jobs era appena tornato in Apple e aveva trovato l’azienda con un disperato bisogno di aiuto. La sua disponibilità a contattare Gates, che era stato un feroce concorrente, ha segnato un punto di svolta per l’azienda. Come ha spiegato Jobs durante la conferenza, “Apple era molto debole e così ho chiamato Bill e abbiamo cercato di sistemare le cose”.
L’investimento di Microsoft non era solo un sostegno finanziario, ma rappresentava un cambiamento di mentalità. Secondo Jobs, “Apple non doveva battere Microsoft. Apple doveva ricordare chi era Apple perché loro avevano dimenticato chi era Apple”. Questa mentalità ha permesso a entrambe le aziende di coesistere, con Microsoft che è diventato il principale sviluppatore di software per la piattaforma Mac di Apple.
Quando Jobs annunciò l’accordo alla conferenza MacWorld del 1997, Gates fece la sua apparizione via satellite tra i fischi del pubblico. Ma per entrambe le aziende fu una vittoria. Microsoft ottenne un’opportunità commerciale, mentre Apple ottenne la spinta necessaria per rimanere a galla. Riflettendo sull’investimento un decennio dopo, Gates ha detto: “Ha funzionato molto bene”.
In un momento iconico, Steve Jobs ringraziò pubblicamente Gates per il suo aiuto, dicendogli: “Bill, grazie. Il mondo è un posto migliore”. Questa gratitudine è stata persino immortalata sulla copertina di Time Magazine, simbolo del profondo impatto che questa collaborazione ha avuto sul mondo della tecnologia.
Nonostante una rivalità molto pubblica, l’investimento segnò una svolta per Apple e per il rapporto personale tra Gates e Jobs.
In un’intervista di 60 Minutes con Charlie Rose, Gates ha ricordato di aver fatto visita a Jobs sul letto di morte e si è commosso. Riflettendo sul loro rapporto, Gates ha spiegato: “Io e lui, in un certo senso, siamo cresciuti insieme. Avevamo un anno di differenza, eravamo ingenuamente ottimisti e abbiamo costruito grandi aziende. E tutte le fantasie che avevamo sulla creazione di prodotti e sull’apprendimento di nuove cose, le abbiamo realizzate. E la maggior parte come rivali. Ma abbiamo sempre mantenuto un certo rispetto e una certa comunicazione, anche quando lui era malato”.
Sebbene l’accordo abbia fatto sollevare qualche sopracciglio, non è stata la fine della competizione tra Apple e Microsoft. Entrambe le aziende hanno continuato a prosperare, plasmando insieme il futuro dell’industria tecnologica.
La loro collaborazione ha ricordato che i rivali possono trovare un terreno comune, anche nelle circostanze più inaspettate.
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