Martedì una Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) Model 3 è esplosa in un parcheggio sotterraneo residenziale a Shanghai (Cina), secondo quanto riportato dalla CNBC, che cita i media cinesi.
Cosa è successo: da quanto emerso, non ci sarebbero stati feriti o vittime sul luogo dell’incidente; secondo una dichiarazione della divisione Tesla di Shanghai, l’analisi preliminare suggerisce che la combustione della Model 3 è stata causata dal pacco batteria, che ha subito un danno da impatto sul lato inferiore dell’auto.
Yicai Global riferisce che Tesla sta collaborando con le indagini dei vigili del fuoco e sta aiutando il proprietario dell’auto con la richiesta di risarcimento.
Non si sa ancora se la batteria sia stata prodotta a livello locale o se sia stata importata; il produttore cinese di batterie Contemporary Amperex Technology ha detto ai media di stato locali di non aver prodotto il pacco batteria esploso.
Perché è importante: non si tratta della prima auto Tesla che prende fuoco: nell’aprile 2019 infatti si è verificato un incidente simile sempre a Shanghai, come ha osservato la CNBC.
Le auto Tesla sono finite sotto esame per vari motivi, come ad esempio la loro tecnologia di guida autonoma, l’incidente della Model X in Corea del Sud, i guasti al computer centrale delle Model S ed X e infine i veicoli richiamati per l’assemblaggio improprio del tettuccio.
Questa settimana Tesla ha iniziato le consegne dei SUV Model Y in Cina; l’azienda guidata da Elon Musk inizierà presto le operazioni anche in India.
Movimento dei prezzi: mercoledì le azioni Tesla hanno chiuso in rialzo dello 0,70% a 850,45 dollari.
Immagine cortesemente concessa da Wikimedia