Il titolo dei videogiochi, al centro dello short squeeze dei piccoli investitori contro gli hedge fund ribassisti, dopo la folle corsa dei giorni scorsi rallenta a Wall Street
Dopo la folle corsa, è arrivato il momento di tirare un po’ il fiato. Tra gli addetti ai lavori, investitori e non, da qualche giorno ormai non si parla d’altro. Il titolo di GameStop, il più grande rivenditore di videogiochi nuovi e usato nel mondo, ha visto crescere follemente le sue quotazioni fino a registrare un balzo del 1.700%. La storia è stata dettagliatamente raccontata anche da noi, spiegando come funziona lo short squeeze e perché gli hedge fund sono stati battuti dai piccoli investitori. Tutto finito? Ieri, alla chiusura di Wall Street il titolo segnava -44%. Ma in after hours torna a salire (+66%).
VOLATILITÀ ESTREMA
Vale la pena sintetizzare, ancora una volta, la vicenda. E non solo perché ne parlano tutti ma, soprattutto, perché se ne sentirà discutere ancora per un bel po’ di tempo. A settembre Ryan Cohen, fondatore ed ex ceo di Chewy, azienda che vende pet food online, spende la bellezza di 76 milioni di dollari per acquistare 9 milioni di azioni GameStop. A inizio anno, le azioni valgono 12 dollari. Gli hedge fund specializzati nello short selling (ossia vendite allo scoperto di azioni non ancora possedute in previsione di futuri ribassi) partono all’attacco. Ma il prezzo delle azioni invece di calare, aumenta…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.