Kristina Hooper, Chief Global Market Strategist di Invesco, intervistata da Financialounge.com, parla dei potenziali rischi connessi al voto statunitense che fanno aumentare la propensione verso beni di rifugio
Mancano ormai poche ore all’appuntamento elettorale negli Usa. Come si stanno preparando gli investitori all’evento dell’anno? “Il modo in cui stiamo vedendo gli investitori prepararsi per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti si riflette nel prezzo dell’oro. Stiamo osservando un continuo aumento del prezzo dell’oro, che credo venga utilizzato come copertura contro il rischio geopolitico. Molti investitori hanno principalmente un’esposizione risk-on nei loro portafogli, con una presenza significativa in azioni e altri asset rischiosi, favorito dal fatto che la Fed e altre banche centrali stanno adottando politiche accomodanti”. A dirlo è Kristina Hooper, Chief Global Market Strategist di Invesco, intervistata da Financialounge.com, a margine dell’evento di Invesco dedicato alle elezioni presidenziali Usa.
L’ORO COME ASSET DI RIFUGIO CONTRO I RISCHI GEOPOLITICI
Secondo la strategist di Invesco, la risalita del prezzo dell’oro è segno evidente che gli investitori vogliano mettersi al riparo dai rischi geopolitici. Uno dei timori maggiori è un “rimodellamento delle alleanza estere” nel caso di vittoria di Donald Trump. “Non sappiamo esattamente come potrebbe concretizzarsi – continua la Hooper – ma sicuramente potremmo vedere un possibile ritiro degli Stati Uniti dalla Nato. Questo fa pensare che, data la probabile incertezza continua che accompagnerebbe l’inizio di una nuova amministrazione, il prezzo dell’oro continuerà probabilmente a salire. Questo funzionerebbe come copertura non solo contro il rischio geopolitico, ma anche contro l’incertezza geopolitica complessiva”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.