Seeyond, affiliata Natixis, è invece cauta sui titoli di Stato. La volatilità dovrebbe restare elevata ma lascerà spazio sufficiente all’azionario per registrare ulteriori guadagni mentre l’inflazione non è un rischio immediato
Dopo lo shock storico della prima metà del 2020 le economie hanno iniziato a riprendersi e segnano ora ulteriori miglioramenti dei fondamentali macro e micro globali. Per questo c’è ancora valore nelle azioni e nel credito, ma anche sui temi ciclici, anche se la volatilità dovrebbe restare elevata, pur consentendo alle azioni di registrare ulteriori guadagni. L’inflazione non è invece un rischio immediato. Lo afferma Stephanie Bigou, Global Macro Portfolio Manager di Seeyond, affiliata di Natixis IM, il cui scenario base è positivo per le azioni, tenendo in conto possibili rischi di ribassi improvvisi, e cauto sui governativi.
TRE PREOCCUPAZIONI DEGLI INVESTITORI
L’esperta dell’affiliata Natixis segnala tre preoccupazioni degli investitori nel 2021. La prima è un ritorno dell’inflazione, possibile perché a differenza del ciclo passato, lo stimolo monetario e fiscale è stato massiccio e soprattutto sincronizzato su scala globale, mentre nel 2008 proprio la mancanza di sincronizzazione aveva inibito una ripresa sostenibile. Ciò aveva causato una successione di shock sistemici deflazionistici, indebolito la crescita potenziale e ridotto drasticamente l’efficacia del sostegno, un errore non ripetuto nel 2020…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.