Secondo Neuberger Berman, il notevole potenziale di ripresa e dell’inflazione nel secondo semestre potrebbe esercitare pressioni sui rendimenti a lunga durata del debito USA e, successivamente, sulla Fed
A inizio anno le attese sui tassi statunitensi si sono mosse al rialzo dopo che i Democratici si sono assicurati anche il Senato, aumentando le probabilità di un aumento della spesa pubblica, che dovrebbe spingere al rialzo crescita e inflazione, inducendo i mercati a scontare un più rapido adeguamento delle politiche monetarie da parte della Federal Reserve. Lo sottolinea Neuberger Berman nelle Prospettive settimanali del CIO a cura di Olumide Owolabi e Joseph Purtell, rispettivamente Portfolio Manager e Senior Trader and Analyst – Investment Grade, secondo cui il rendimento del Treasury a 10 anni crescerà gradualmente in corso d’anno, arrivando all’1,5%, dopodiché le pressioni potrebbero aumentare, non solo per i mercati obbligazionari, ma anche per la Fed.
PRESSIONI SUL RENDIMENTO DEI TREASURY
I livelli che potranno raggiungere crescita e inflazione, e di conseguenza i tassi di interesse, dipenderanno quasi certamente dalla rapidità, dalla consistenza e dalla natura degli stimoli aggiuntivi che il Congresso USA approverà. Neuberger Berman ritiene che più il pacchetto si avvicinerà ai 1.900 miliardi, maggiori saranno le pressioni sui Treasury per un aumento del rendimento. Neuberger Berman si aspetta anche un’accelerazione di inflazione e PIL, e prevede che una volta che il quadro sarà più chiaro, si assisterà probabilmente a una normalizzazione più netta dei rendimenti a lunga scadenza…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.