Valutazioni interessanti per le aziende di settore per le quali è prevista una crescita degli utili attorno al 7-9%, grazie a una combinazione più equilibrata di volumi, mix di prezzi, miglioramento dei margini e robusto free cash flow
Le aziende produttrici di beni di consumo primari di alta qualità sono caratterizzate da una crescita costante e affidabile, sostenuta da ricavi ricorrenti derivanti dalla vendita di prodotti di uso quotidiano. Evidenziano inoltre una resilienza operativa nelle fasi di contrazione economica in grado di offrire una relativa capacità di ripresa nei ribassi e di agire da forza stabilizzante all’interno del portafoglio. “Dopo quattro anni eccezionalmente turbolenti durante i quali il settore dei beni di consumo primari ha dovuto affrontare il contesto più difficile da una generazione a questa parte continuiamo a credere che questo settore meriti di essere presente in portafoglio per svariati motivi”, tiene a specificare Nic Sochovsky, Managing Director International Equity Team di Morgan Stanley Investment Management.
RESILIENZA E POTENZIALE DI COMPOUNDING
Il manager ammette che di recente i rendimenti azionari di alcune società del settore abbiano disatteso le aspettative, ma ricorda anche come negli ultimi quattro anni il settore stesso abbia saputo fronteggiare in modo efficace pandemia, impennata dei costi delle materie prime e frequenti svalutazioni delle monete dei mercati emergenti. “I ricavi e gli utili in USD delle nostre società del settore dei beni di consumo primari sono cresciute del 4-6% circa, confermando la propria resilienza e il proprio potenziale di compounding”, riferisce Sochovsky. Il quale sottolineando l’importanza della selezione, predilige le aziende che sostengono un elevato livello di investimenti nei loro marchi sotto forma di marketing, attività di ricerca e sviluppo (R&D), capacità delle filiere produttive e talento…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.