Il processo di selezione di un portafoglio tematico all’interno di un universo di titoli appropriato determina la possibilità di realizzare il potenziale di rendimento del tema e della chiara serie di sottotemi identificati
I portafogli tematici dovrebbero essere basati sullo stesso rigore e disciplina di qualsiasi altro portafoglio azionario attivo. Lo sostengono Daniel C. Roarty, CFA, Chief Investment Officer, Sustainable Thematic Equities, e Jonathan Berkow, Director of Quantitative Research and Data Science, Equities di AllianceBernstein, secondo i quali la differenza principale è da ricercarsi nella modalità di definizione dell’universo di titoli esposti al tema. Occorre identificare un tema e una chiara serie di sottotemi, per poi creare un universo di titoli che riflettano la “purezza” del tema stesso. Inoltre, dal momento che i temi e i sottotemi si evolvono in continuazione, gli investitori devono aggiornare periodicamente l’universo tematico per assicurarsi che rifletta fedelmente il tema scelto.
IL PROCESSO DI SELEZIONE DEI TITOLI
“Il processo di selezione dei titoli per un portafoglio tematico determina la possibilità di realizzare il potenziale di rendimento del tema e per questo la gestione attiva risulta cruciale nei portafogli tematici. Alcune aziende esposte a un tema potrebbero non avere un business solido oppure risentire di una cattiva gestione, ma essere comunque presenti in un portafoglio tematico passivo. I portafogli attivi, dal canto loro, devono implementare un processo rigoroso per assicurare che gli investitori non si lascino sedurre da esposizioni tematiche accattivanti a titoli dalle performance brillanti che non sono sostenuti da fondamentali solidi”, sottolineano Roarty e Berkow…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.