Il mercato automobilistico europeo ha registrato un aumento delle immatricolazioni a ottobre 2023, ma resta distante dai livelli pre-pandemia. Secondo i dati di ACEA, le immatricolazioni nell’Unione Europea sono cresciute del 14,6% rispetto allo stesso mese del 2022, raggiungendo circa 910.000 unità. Questo dato segna il 15° mese consecutivo di crescita, sostenuto dalla domanda di veicoli elettrici e ibridi, che rappresentano ora una quota rilevante del mercato.
Cosa è successo
Le immatricolazioni a ottobre hanno evidenziato una crescita significativa, in particolare nei principali mercati europei: Germania (+16,8%), Regno Unito (+26,4%) e Italia (+14,6%). Tuttavia, rispetto al 2019, i volumi sono ancora inferiori del 34,3%. Fattori come la carenza di semiconduttori e l’inflazione hanno continuato a influenzare negativamente la produzione e la domanda.
Le auto elettriche pure (BEV) hanno registrato un aumento del 36,3% nelle vendite, conquistando il 14,2% del mercato, superando per la terza volta i veicoli diesel. Anche le ibride hanno guadagnato terreno, rappresentando quasi il 30% delle nuove immatricolazioni nel mese.
Stellantis, tra i maggiori produttori, ha contribuito con un incremento del 10,8% delle sue immatricolazioni, grazie a marchi come Jeep (+59%) e Alfa Romeo (+23,5%). Tuttavia, la sua quota di mercato complessiva è leggermente scesa al 17,4%, segno di una crescente competizione nel settore.
Nonostante i miglioramenti, l’Italia continua a essere il fanalino di coda tra i grandi mercati europei nella transizione verso l’elettrico, con solo l’8,3% di quota per i veicoli a batteria, rispetto al 32,5% della Germania e al 21,4% del Regno Unito.
Perché è importante
Il settore automobilistico rimane un indicatore chiave della salute economica e industriale dell’Europa. Il recupero dei volumi di vendita evidenzia segnali di ripresa, ma il gap rispetto ai livelli pre-crisi sottolinea l’urgenza di superare sfide strutturali, come l’adeguamento alle normative climatiche e la modernizzazione delle linee produttive.
L’aumento della quota di mercato delle auto elettriche e ibride riflette l’accelerazione della transizione energetica nel settore. Tuttavia, la disparità tra i mercati nazionali, con l’Italia significativamente indietro, evidenzia la necessità di strategie più incisive a livello nazionale.
Infine, le tensioni geopolitiche e l’instabilità economica globale continuano a rappresentare una minaccia per una ripresa stabile del settore, rendendo fondamentale il supporto delle politiche europee per favorire l’innovazione e l’adattamento ai cambiamenti del mercato.
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