Gli italiani potrebbero presto pagare fino a 2 euro per una tazzina di caffè al bar, a causa del continuo aumento delle materie prime e delle difficoltà economiche che stanno colpendo il settore. Ecco i dettagli di una situazione che potrebbe trasformare uno dei riti quotidiani più amati.
Cosa è successo
Negli ultimi tre anni, il prezzo del caffè espresso al bar in Italia è aumentato mediamente del 15%. Oggi, una tazzina costa circa 1,50 euro, con città come Bolzano che raggiungono già il picco di 1,38 euro. Questi aumenti sono legati all’incremento del costo del caffè verde, cresciuto del 66% nell’ultimo anno e più che raddoppiato rispetto a tre anni fa. Le quotazioni della varietà robusta, ad esempio, hanno toccato i 4.600 dollari per tonnellata, un aumento del 79% rispetto al 2023.
Il cambiamento climatico è uno dei principali responsabili di questi rincari. Fenomeni come siccità in Vietnam e piogge torrenziali in Brasile stanno riducendo le aree coltivabili, e si prevede che entro il 2050 la produzione globale possa calare drasticamente. A queste difficoltà si sommano problemi logistici, come i rincari dei costi di trasporto legati a crisi come quella del Canale di Suez.
Il caro energia e l’aumento dei costi operativi pesano ulteriormente sui gestori dei bar, che faticano a contenere gli aumenti senza trasferirli sui clienti. In alcune città, l’espresso ha già superato il prezzo medio nazionale di 1,18 euro, alimentando preoccupazioni per un ulteriore incremento nei prossimi mesi.
Perché è importante
Il caffè rappresenta un’abitudine irrinunciabile per milioni di italiani, con circa 6 miliardi di tazzine servite ogni anno nei bar. L’impatto economico di questi rincari potrebbe minare questa tradizione, riducendo i consumi e colpendo il settore dell’ospitalità, che genera un giro d’affari annuo di circa 7 miliardi di euro.
A rischio ci sono anche tradizioni come il “caffè sospeso” a Napoli, un simbolo di solidarietà sociale. Secondo gli esperti, la sostenibilità economica di queste iniziative potrebbe essere compromessa dall’aumento dei costi, con ricadute significative sul tessuto sociale e culturale del Paese.
Infine, gli operatori del settore avvertono che l’aumento del prezzo del caffè verde potrebbe non essere temporaneo, ma parte di un trend a lungo termine. La crescente volatilità del mercato delle soft commodities suggerisce che i consumatori potrebbero doversi abituare a prezzi più alti, con conseguenze anche per altri beni di largo consumo. Una situazione che pone interrogativi su come affrontare il problema senza gravare ulteriormente sulle famiglie.
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