Le pressioni inflazionistiche si sono intensificate come previsto nel mese di novembre, ma la tendenza sta iniziando a mostrare segni di tenuta, ponendo nuove sfide all’obiettivo del 2% della Federal Reserve dopo mesi di disinflazione.
Secondo TradingEconomics, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 2,7% su base annua nel mese di novembre 2024, superando la lettura del 2,6% del mese di ottobre e allineandosi alle stime degli analisti del 2,7%. Si tratta del secondo aumento consecutivo dell’inflazione annuale, una tendenza che non si registrava da aprile.
Su base mensile, l’CPI è aumentato dello 0,3%, accelerando rispetto al +0,2% di ottobre e rispettando le aspettative di un aumento dello 0,3%, secondo i dati ufficiali pubblicati mercoledì.
L’indice dei beni rifugio è aumentato dello 0,3% a novembre, rappresentando il 40% dell’aumento mensile complessivo dell’inflazione.
Tra le voci che hanno registrato un’impennata nel mese di novembre ci sono i beni rifugio, le auto e i camion usati, l’arredamento e le operazioni domestiche, le cure mediche, i veicoli nuovi e le attività ricreative. “L’indice delle comunicazioni è stato uno dei pochi indici principali a diminuire nel corso del mese”, ha dichiarato il Bureau of Labor Statistics in un comunicato stampa.
L’inflazione di base, che esclude le voci volatili come cibo ed energia, è rimasta ostinatamente alta al 3,3% su base annua, in linea con le previsioni e coerente con i due mesi precedenti. Questo livello persistente sottolinea le difficoltà nel domare le pressioni di fondo sui prezzi. Su base mensile, l’inflazione core è aumentata dello 0,3%, invariata rispetto a ottobre e in linea con le aspettative.
Gli indici che sono aumentati a novembre comprendono i servizi di alloggio, le auto e i camion usati, l’arredamento e le operazioni domestiche, le cure mediche, i veicoli nuovi e le attività ricreative. L’indice delle comunicazioni è stato uno dei pochi indici principali a diminuire nel corso del mese.
L’inflazione dei servizi è cresciuta del 4,6% su base annua, segnando un rallentamento rispetto al 4,8% di ottobre.
Report sull’inflazione di novembre: i punti salienti
Metrica | Novembre 2024 | Ottobre 2024 | Stima |
---|---|---|---|
CPI (su base annua) | 2,7% | 2,6% | 2,7% |
CPI (su base mensile) | 0,3% | 0,2% | 0,3% |
Nucleo CPI (su base annua) | 3,3% | 3,3% | 3,3% |
Nucleo CPI (su base mensile) | 0,3% | 0,3% | 0,3% |
Aspettative sulla riduzione dei tassi di interesse sotto esame
Il report sul CPI di novembre precede di una settimana l’ultima riunione politica della Federal Reserve del 2024.
I mercati hanno ampiamente stimato una probabilità dell’86% di un taglio dei tassi di 25 punti base, anticipando un ulteriore allentamento.
L’indice del dollaro statunitense, monitorato da Invesco DB USD Index Bullish Fund ET (NYSE:UUP), non ha mostrato reazioni di rilievo dopo il report, mantenendo un guadagno dello 0,2% per la sessione.
I rendimenti dei titoli del tesoro sono leggermente diminuiti, con il rendimento del titolo a due anni, sensibile ai tassi, in calo di 2 punti base al 4,14%.
I futures azionari sono saliti durante il trading pre-market. I futures dell’S&P 500 sono saliti dello 0,4%.
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