Hyundai Motor Company (OTC:HYMTF) è riuscita a evitare la crisi sui chip che ha colpito altre case automobilistiche in tutto il mondo.
Cosa è successo: l’azienda sudcoreana è riuscita a evitare questa carenza facendo scorta di semiconduttori durante lo scorso anno e persino acquistandone di più verso la fine del 2020, come riferito a Reuters da fonti vicine alla questione.
Come le aziende rivali, anche Hyundai all’inizio dell’anno ha previsto di ridurre la produzione a causa della crisi COVID-19, “ma l’approvvigionamento ha interpretato la tendenza dell’industria dei semiconduttori a tagliare la produzione dei chip auto, con l’azienda che si è detta ‘se non li compriamo anche noi, avremo problemi più avanti’”, secondo una delle fonti.
Lo scorso anno Hyundai ha comunque acquistato meno semiconduttori rispetto all’anno prima, ma da quanto emerge ha notevolmente incrementato gli acquisti nel trimestre conclusosi a dicembre.
Perché è importante: gli acquisti inoltre hanno consentito alla casa automobilistica sudcoreana di comprare i semiconduttori a prezzi inferiori, secondo Kim Jin-woo, analista di Korea Investment & Securities – come riportato da Reuters.
Hyundai prevede che la carenza di chip diminuirà nel terzo trimestre, mentre la consociata Kia ha dichiarato di essere pronta per i prossimi tre-sei mesi e, secondo quanto riferito, non prevede alcuna “interruzione immediata della produzione”.
Il mese scorso Toyota Motor Corporation (NYSE:TM) ha affermato di avere scorte sufficienti di semiconduttori per circa quattro mesi, secondo Reuters.
Giovedì l’amministratore delegato di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) Elon Musk ha ammesso che la fabbrica di Fremont ha interrotto temporaneamente la produzione a causa di una carenza di componenti.
Secondo Bloomberg, la carenza di chip ha eroso di un terzo gli utili auto sia di Ford Motors Company (NYSE:F) che di General Motors Company (NYSE:GM).
Movimento dei prezzi: giovedì le azioni OTC di Hyundai hanno chiuso in ribasso dell’1,21% a 48,15 dollari.