Il CEO di Nikola sui camion a idrogeno, “si tratta di salvare il pianeta”

In questa intervista rilasciata a Benzinga, l’ad di Nikola espone la sua visione a 360 gradi; a suo parere, si tratta di ‘salvare il pianeta’

Il CEO di Nikola sui camion a idrogeno, “si tratta di salvare il pianeta”
4' di lettura

La compagnia produttrice di camion a energia alternativa Nikola Corp. (NASDAQ:NKLA) ormai non si pone più limiti.

Ricevi una notifica con le ultime notizie, i nostri articoli e altro ancora!

Dopo che il 4 giugno una fusione inversa con la società veicolo VectoIQ ha portato le azioni di Nikola sul mercato, la compagnia ha dovuto affrontare sia le aspettative che le critiche relative ai veicoli alimentati a idrogeno.

Questa settimana, Benzinga ha parlato con Mark Russell, presidente e amministratore delegato di Nikola, a proposito dell’ambizioso piano di network dell’idrogeno pensato dalla giovane startup, dei mercati esteri e dei suoi pensieri sull’Offerta Pubblica Iniziale.

Nell’intervista, Russell ha dichiarato che la compagnia rivolge particolare attenzione a un “problema che riguarda l’umanità”: il cambiamento climatico.

La società ha acquistato elettrolizzatori alcalini da 85 megawatt da Nel ASA (OTC:NLLSF), società di Oslo che si occupa di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno, allo scopo di costruire cinque stazioni di rifornimento in grado di produrre quotidianamente oltre 40.000 kg di idrogeno.

L’investimento consentirà a Nikola di iniziare a lavorare a stazioni di rifornimento di idrogeno in grado di alimentare da 400 a 2.000 camion al giorno, in base alle dimensioni della stazione.

Benzinga: Cosa ti rende sicuro di poter realizzare la proposta di un network per l’idrogeno convincendo altre aziende a partecipare a questa campagna? E dove inizierai a dimostrare la validità della tua visione a lungo termine sulla traiettoria che intraprenderà l’idrogeno?

Russell: È come la storia dell’uovo e la gallina. Vuoi costruire veicoli a idrogeno, ma non c’è posto per alimentarli. Vorresti costruire una stazione per l’idrogeno, ma nessuno verrebbe a rifornirsi perché non ci sono veicoli.

Quando siamo andati a cercare clienti e abbiamo detto loro: “possiamo fornirti il camion, il carburante e la manutenzione, l’intera soluzione, tu devi soltanto fornire il conducente e il carico, e noi lo faremo ad un prezzo uguale all’attuale costo del diesel”, i clienti hanno detto “affare fatto!”.

È stato davvero facile vendere questa integrazione verticale. In effetti, abbiamo terminato in fretta le prenotazioni.

Nel ha dimostrato di avere l’infrastruttura. Hanno fatto funzionare celle a combustione in modalità inversa. Hanno gestito celle a elettrolisi per decenni. La Norvegia aveva un eccesso di energia idroelettrica e così ci siamo detti: “e se la usassimo per produrre idrogeno?”

Quindi adesso è solo una questione di esecuzione. Dobbiamo solo scegliere un paio di città che possiamo legare insieme, dove possiamo costruire una stazione di rifornimento su entrambi i lati di queste due città, e così potremo coprire tutti i camion che vanno avanti e indietro tra quelle città su un percorso a lungo raggio dedicato.

Per esempio, possiamo costruire una stazione qui a Phoenix, sulla Interstate 10 a ovest dell’area metropolitana. Possiamo costruire una stazione a est dell’area metropolitana di Los Angeles sull’Interstate 10. Così possiamo legare l’Interstate 10 insieme in queste due città. Possiamo farlo in parti ridotte, una coppia di città alla volta, due stazioni alla volta.

BZ: Quali sono le tue ambizioni nei mercati esteri extraeuropei?

Russell: Questo è un problema per tutta l’umanità. Stiamo iniziando in Nord America e in Europa perché è lì che possiamo dimostreremo l’efficacia del modello, ma una volta che l’avremo fatto lì, abbiamo piani a lungo termine per andare in tutto il mondo e fornire il nostro servizio ovunque perché, lo ripeto, qui si tratta di salvare il pianeta.

Ecco perché invitiamo anche i competitor a unirsi a noi. Nelle nostre stazioni potremo fornire l’alimentazione a chiunque e avremo anche la ricarica per i veicoli a batteria, dunque coloro che avranno bisogno di carburante o di una ricarica potranno venire nelle nostre stazioni e prenderlo.

Speriamo ancora di poter far uscire i primi veicoli dal nostro stabilimento di produzione europeo a Ulm, in Germania, nel 2021, prima della fine dell’anno solare, ma annunceremo l’entità del ritardo una tantum causato dalla crisi del COVID-19 non appena saremo in grado di farlo, e non dovrebbe essere tra molto tempo.

BZ: Cosa ne pensi dell’attuale valutazione dell’azienda, alla luce della grande attesa e dello scetticismo intorno a Nikola? Hai qualcosa da dire agli investitori?

Russell: Il mercato ha accolto molto bene la nostra fusione inversa con VectoIQ. Siamo molto grati per l’interesse. Questo ci rende fiduciosi sul fatto che saremo in grado di continuare ad avere accesso al capitale che ci serve per realizzare i nostri piani industriali, nonché per aumentare le nostre dimensioni a livello mondiale.

Fondamentalmente, siamo ancora una startup di recente quotazione, e siamo ancora nella fase precedente a quella dei ricavi, quindi non ci aspettiamo che il mercato sarà stabile. Pensiamo che nel prossimo futuro sarà un po’ instabile, il ché non ci sorprende, ma siamo davvero entustiasti dell’accoglienza positiva che il titolo ha ricevuto sin dal primo momento.