Il provvedimento allo studio del governo Sánchez intende fermare la speculazione abitativa a fini turistici e contrastare l’aumento dei prezzi degli immobili. Penalizzati soprattutto inglesi e americani
Nel 2023 ben 27mila abitazioni spagnole sono state acquistate da persone non residenti nell’Unione europea con l’intenzione di trasformarle in b&b. E negli ultimi anni, proprio per il fenomeno degli affitti brevi, le disponibilità di case per gli spagnoli, a prezzi accettabili, si è ridotta notevolmente. Partendo proprio da questa situazione, il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha annunciato che sta studiando una legge ad hoc per arginare questo fenomeno: una tassa fino al 100% degli immobili acquistati da persone che risiedono nei paesi extra Ue.
LA FINE DEL “GOLDEN VISA”
L’obiettivo di questa proposta, che Sánchez ha definito “senza precedenti” è duplice: evitare che le poche case ancora disponibili possano diventare alloggi per gli affitti brevi, e limitare il loro aumento di prezzo. La nuova tassa entrerà in vigore probabilmente dopo il 3 aprile, giorno in cui scade il “Golden Visa”, un particolare beneficio che fino a quella data permetterà proprio ai cittadini extracomunitari di acquistare una casa in Spagna, del valore di almeno 500mila euro, pagando un tributo minimo, pari al 10% del costo dell’immobile stesso, e di ottenere il permesso di residenza…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.