Nel corso della trasmissione video SpeechBox, il professor Gregory Alegi sottolinea le incongruenze del discorso di Donald Trump e le misure considerate inflattive
Primo giorno ufficiale della presidenza Usa di Donald Trump. Il 47esimo presidente degli Stati Uniti ha giurato ieri, dando il via al suo secondo mandato. Il neo presidente non ha perso tempo, firmando diverse decine di ordini esecutivi, dalla stretta all’immigrazione dal Messico al blocco della sospensione di TikTok, fino al ritiro dagli accordi di Parigi. Tutte misure che avranno un grande impatto non soltanto sull’America di oggi ma anche sul mondo di domani. Donald Trump ha inneggiato il ritorno dell’età dell’oro ma per il professor Gregory Alegi, docente di Storia e politica degli Stati Uniti presso l’Università Luiss di Roma, intervenuto nel corso della trasmissione video di Financialounge.com “SpeechBox”, si tratta di un falso mito.
ECONOMIA SBILANCIATA SUL TECH
“Un’economia americana orientata al tech è un’economia che creerà grossi problemi sociali – ha spiegato il professore della Luiss – perché, come abbiamo visto nelle settimane di interregno tra novembre e gennaio, in realtà gli Stati Uniti non producono le professionalità necessarie per il tech. Importano lavoratori specializzati con i famosi visti, perciò se Trump seguisse gli imprenditori tech, che abbiamo visto schierati nella cerimonia di inaugurazione, creerà più disoccupati e quindi più malcontento nei settori manifatturieri americani. Per fortuna l’economia americana è molto libera, si organizza da sola e largamente se ne frega dei presidenti”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.