Meglio una situazione spiacevole come un aumento deciso e definitivo dei dazi doganali da parte dell’amministrazione Trump piuttosto che un’incertezza alimentata dalla volatilità politica
Lo scorso 1° febbraio il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato diversi decreti fissando al 25% i dazi doganali sui prodotti importati dal Messico e dal Canada, ad eccezione del petrolio canadese tassato al 10%, e incrementando di un altro 10% i dazi doganali sui prodotti cinesi. Successivamente i dazi sono stati sospesi per il Messico e il Canada in cambio di un drastico aumento dei controlli alle frontiere, destinati soprattutto a combattere il traffico di droga. Niente di definitivo, al momento nei confronti dell’Europa.
IL LIVELLO DI INCERTEZZA NEL COMMERCIO MONDIALE
“A parte l’aumento dei dazi doganali sui prodotti cinesi non ci sono stati al momento cambiamenti significativi nella politica commerciale americana ma non per questo le decisioni di Trump sono prive di conseguenze in termini di prospettive economiche” fa sapere Enguerrand Artaz, Fund Manager di La Financière de l’Échiquier. “Il livello di incertezza nel commercio mondiale, e in particolare nella politica commerciale statunitense, si sono già posizionati su livelli simili, se non superiori, a quelli del picco delle tensioni commerciali del 2019 a conferma della situazione in cui si ritrovano oggi molte aziende americane che al momento navigano nella più completa incertezza”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.