Le pressioni sui prezzi sono aumentate più del previsto nel primo mese dell’anno, alimentate dagli aumenti sia dei beni energetici che dei servizi, smorzando le aspettative degli investitori per i tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve.
L’indice generale dei prezzi al consumo è salito al 3% su base annua nei dati pubblicati mercoledì, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a dicembre e al di sopra delle previsioni mediane degli economisti del 2,9%, come rilevato da TradingEconomics. Su base mensile, l’inflazione è cresciuta dello 0,5%, superando nettamente le aspettative dello 0,3% e accelerando rispetto all’aumento dello 0,4% di dicembre.
Questo segna il più alto tasso di inflazione mensile dall’agosto 2023.
L’inflazione core, che esclude i prezzi volatili dei prodotti alimentari e dell’energia, è salita dal 3,2% al 3,3% su base annua. Su base mensile, l’inflazione core è aumentata dello 0,4%, superando le stime dello 0,3% e l’aumento dello 0,2% di dicembre.
Prima del report sull’inflazione di gennaio, i mercati avevano già scontato un solo taglio dei tassi entro la fine dell’anno, mentre la probabilità di due riduzioni entro dicembre 2025 si attesta intorno al 42%, secondo lo strumento FedWatch del CME.
“L’indice per il costo della casa è aumentato dello 0,4 per cento a gennaio, rappresentando quasi il 30 per cento dell’aumento mensile complessivo degli articoli”, ha indicato mercoledì il Bureau of Labor Statistics.
Il prezzo del gasolio è aumentato del 6,2% in un mese, registrando il più alto incremento mensile tra le voci dell’IPC.
Mercoledì il presidente Donald Trump ha ribadito la sua posizione secondo cui i tassi di interesse dovrebbero essere ridotti, indicando che questa mossa si allineerebbe alle politiche tariffarie.
Mercoledì il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, rilascerà una testimonianza davanti al Comitato dei servizi finanziari della Camera.
Misura dell’inflazione | Gennaio 2025 | Dicembre 2024 | Previsioni |
---|---|---|---|
CPI su base annua | 3,0% | 2,9% | 2,9% |
CPI su base mensile | 0,5% | 0,4% | 0,3% |
Core CPI su base annua | 3,3% | 3,2% | 3,1% |
Core CPI su base mensile | 0,4% | 0,2% | 0,3% |
Le reazioni dei mercati
Dopo la pubblicazione, l’indice del dollaro USA è balzato in avanti dello 0,5%.
I rendimenti dei titoli del tesoro sono aumentati, con un aumento di 9 punti base del rendimento a 10 anni, che ha raggiunto il 4,63%.
Anche l’oro è sceso, monitorato dall’SPDR Gold Trust (NYSE:GLD) ha perso l’1%, insieme ai future sui principali indici statunitensi.
I contratti sull’indice S&P 500, che è strettamente monitorato dall’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY), erano in calo dell’1,1% alle 8:37 ET.
Il Bitcoin (CRYPTO:BTC) è crollato del 2%, con il prezzo che è sceso al di sotto dei 95.000 dollari.
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