Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha dato il via libera all’offerta presentata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e da Retelit per l’acquisizione di Sparkle, la società controllata che gestisce la rete internazionale di telecomunicazioni. L’operazione rientra nella strategia di TIM di razionalizzare il proprio portafoglio di asset e ridurre l’indebitamento. L’accordo prevede il passaggio del controllo di Sparkle a una compagine pubblica, con il MEF che avrà un ruolo chiave nella gestione dell’infrastruttura strategica.
Cosa è successo
Il CdA di TIM ha approvato l’offerta vincolante presentata dal MEF e da Retelit per l’acquisizione di Sparkle, valutata come coerente con la strategia di riorganizzazione del gruppo. La vendita di Sparkle fa parte del piano più ampio di TIM per ridurre il debito e concentrarsi sulle attività core, in particolare sullo sviluppo della rete nazionale. Il MEF, assumendo il controllo dell’operatore internazionale di rete, garantisce che un asset critico per la sicurezza e le telecomunicazioni italiane resti sotto supervisione pubblica.
Secondo i dettagli emersi, l’accordo prevede che il MEF acquisisca una quota di maggioranza di Sparkle, mentre Retelit avrà un ruolo operativo nel progetto. L’operazione include anche impegni per investimenti nel potenziamento della rete e per la protezione delle infrastrutture strategiche, fondamentali per la sicurezza nazionale e per il settore delle telecomunicazioni. Il governo italiano considera infatti Sparkle un asset strategico da preservare e valorizzare.
La decisione di TIM di cedere Sparkle arriva in un contesto di profonda trasformazione del gruppo, che sta attuando un piano di riduzione del debito e di revisione del proprio modello di business. Dopo la vendita della rete fissa a KKR, la cessione di Sparkle rappresenta un ulteriore passo nella separazione tra infrastrutture e servizi, consentendo a TIM di focalizzarsi su nuovi sviluppi nel settore digitale e nella connettività avanzata.
Perché è importante
L’operazione permette a TIM di proseguire nel percorso di risanamento finanziario, migliorando la sostenibilità del proprio bilancio. La cessione di Sparkle rientra nella strategia di semplificazione della struttura societaria, consentendo al gruppo di focalizzarsi sulle attività core e sulle nuove opportunità di mercato.
Il controllo pubblico su Sparkle è un elemento chiave per la sicurezza delle comunicazioni strategiche italiane. Il MEF garantirà la continuità e il potenziamento dell’infrastruttura, proteggendo un asset essenziale per la connettività internazionale del Paese e per le reti governative e aziendali.
Infine, la partecipazione di Retelit rafforza l’expertise industriale nella gestione di Sparkle, assicurando investimenti mirati all’innovazione tecnologica. Questo contribuirà a migliorare la competitività delle telecomunicazioni italiane in un settore in continua evoluzione.
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