L’INPS ha chiarito le regole per la contribuzione previdenziale di influencer, YouTuber e content creator, categorie sempre più rilevanti nel panorama lavorativo italiano. Chi produce contenuti online a scopo di lucro deve infatti versare contributi, con obblighi specifici a seconda del tipo di attività svolta. L’inquadramento previdenziale dipende dal reddito generato e dalla modalità di lavoro, che può rientrare nel regime dei lavoratori autonomi o in quello imprenditoriale. Vediamo nel dettaglio cosa comportano queste nuove indicazioni dell’INPS.
Cosa è successo
L’INPS ha chiarito che influencer e content creator devono iscriversi alla gestione previdenziale appropriata in base alla loro attività. Se operano come liberi professionisti senza una struttura organizzata, devono iscriversi alla Gestione Separata INPS, versando contributi sul reddito netto prodotto. Invece, se l’attività assume carattere imprenditoriale, con utilizzo di personale o investimenti significativi, l’obbligo previdenziale ricade sulla Gestione Commercianti.
I contributi da versare variano a seconda del regime fiscale scelto. Per i professionisti iscritti alla Gestione Separata, l’aliquota contributiva è del 26,23%, mentre per chi rientra nella Gestione Commercianti sono previsti contributi fissi annuali, indipendentemente dal reddito, oltre a una percentuale aggiuntiva per redditi superiori a una certa soglia. Il mancato versamento può portare a sanzioni e alla perdita dei diritti previdenziali.
L’INPS ha anche chiarito che le collaborazioni occasionali, con guadagni inferiori a 5.000 euro annui, non richiedono l’iscrizione obbligatoria alla Gestione Separata. Tuttavia, se i compensi superano questa soglia, è necessario versare contributi sulla parte eccedente. Questo chiarimento è essenziale per regolamentare un settore in crescita e garantire copertura previdenziale ai lavoratori digitali.
Perché è importante
L’adeguamento normativo è cruciale per fornire tutele previdenziali a una categoria in espansione, spesso priva di sicurezza sociale. Contribuire regolarmente permette a influencer e content creator di maturare diritti pensionistici e di accedere alle prestazioni INPS.
La distinzione tra attività professionale e imprenditoriale aiuta a determinare il regime fiscale e previdenziale corretto, evitando errori e possibili sanzioni. Comprendere queste regole è fondamentale per chi opera nel settore digitale in modo continuativo.
Queste nuove indicazioni confermano l’impegno dell’INPS nel regolamentare le nuove professioni digitali, offrendo maggiore chiarezza sugli obblighi contributivi. Con il settore in costante crescita, è essenziale adottare una pianificazione previdenziale adeguata per il futuro.
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