In una nota pubblicata domenica, Morgan Stanley ha reinserito Tesla Inc. (NASDAQ:TSLA) di Elon Musk tra le sue scelte migliori nel settore automobilistico statunitense, citando l’attenzione dell’azienda verso l’intelligenza artificiale e la robotica.
Cosa è successo
L’approvazione arriva nonostante le recenti difficoltà di Tesla, tra cui il calo del 45% delle vendite europee a gennaio e la diminuzione delle consegne annuali per il 2024. L’analista Adam Jonas ha sottolineato il passaggio della società da un “puro gioco automobilistico” a un focus diversificato su AI e robotica.
Jonas ha ribadito il suo obiettivo di prezzo di 430 dollari per Tesla, uno dei più alti di Wall Street, che implica un rialzo del 51% rispetto al prezzo di chiusura del titolo di lunedì. Ciò è in linea con la strategia dell’amministratore delegato Elon Musk di orientare l’azienda verso l’intelligenza artificiale e i robot.
Nella nota di ricerca, Jonas afferma che il potenziale di mercato per le applicazioni non automobilistiche dell’IA incarnata è significativamente più grande e sarà adottato più rapidamente dei veicoli autonomi.
“L’opportunità dei robot umanoidi non rientra nel nostro scenario di base o in quello toro, ma sta diventando abbastanza seria da far muovere il titolo. Secondo i nostri calcoli, ogni 1% della forza lavoro statunitense che può essere catturato da Tesla Optimus vale circa 100 dollari per azione TSLA”, ha spiegato Jonas.
Jonas è anche ben consapevole delle sfide di Tesla come produttore di veicoli elettrici. Nella nota ha ammonito: “L’inverno degli EV potrebbe essere prolungato e potrebbe richiedere ulteriori misure per mitigare ulteriori perdite potenziali a breve termine”. Mentre Musk si aspetta un aumento delle vendite con l’introduzione di modelli più accessibili, Jonas suggerisce che le consegne potrebbero diminuire nel 2025, offrendo un “punto di ingresso interessante” per gli investitori.
Perché è importante
Nonostante queste proiezioni ottimistiche, il titolo Tesla ha sottoperformato il mercato statunitense in generale, con un calo di quasi il 25% su base annua. Il titolo è sceso di quasi il 40% dal picco di dicembre, cancellando quasi 137 miliardi di dollari dal patrimonio dell’amministratore delegato Elon Musk. Questo calo è stato in gran parte dovuto a una diminuzione di quasi il 50% delle vendite in Europa a gennaio, a causa di potenziali dazi e del continuo coinvolgimento politico di Musk negli sforzi di riduzione dei costi a livello federale.
Nel frattempo, lunedì il presidente di Tesla Robyn Denholm ha venduto quasi 33,7 milioni di dollari di azioni della società, come parte di un piano di trading precedentemente adottato. Questa vendita ha seguito una tendenza tra gli addetti ai lavori di Tesla a scaricare azioni mentre l’azienda affronta le incertezze macroeconomiche e l’intensificarsi della concorrenza nel mercato dei veicoli elettrici.
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