Un editoriale del quotidiano economico non fa sconti al presidente Usa, chiamato “Tariff Man”, e definisce le tariffe contro Messico e Canada “le più stupide della storia”
I dazi decisi da Donald Trump sui prodotti importati da Canada, Messico e Cina sono entrati in vigore e le Borse hanno reagito perdendo terreno. Ieri Wall Street ha chiuso in rosso e oggi le Borse asiatiche ed europee hanno seguito la stessa direzione. Il timore è che i dazi americani possano innescare una guerra commerciale, con il rischio di far ripartire l’inflazione, o anche provocare un rallentamento dell’economia.
LA REPRIMENDA DEL WALL STREET JOURNAL
Trump non ha mai nascosto la sua “passione” per i dazi e, almeno a parole, è convinto che le nuove tariffe contro i Paesi che “hanno sfruttato l’America” possano dare il via a una nuova età dell’oro degli Stati Uniti. Ma il mondo economico non la pensa così. Non solo quello vicino al Partito Democratico, visto che un editoriale comparso sull’edizione odierna del Wall Street Journal ha bocciato sonoramente i dazi trumpiani. E il WSJ, di proprietà di Rupert Murdoch, è da sempre considerato un riferimento per i conservatori americani…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.