Nvidia Corp (NASDAQ:NVDA) potrebbe trovarsi ad affrontare una crescente pressione, dato che l’amministrazione del presidente Donald Trump sta valutando di inasprire i controlli sulle esportazioni dei prodotti tecnologici verso la Cina, minacciando un flusso di entrate che rappresenta circa il 15% dell’attività del produttore di chip.
Le potenziali restrizioni rispondono ai recenti progressi delle aziende cinesi di IA, in particolare di DeepSeek, i cui ultimi modelli hanno brevemente cancellato 600 miliardi di dollari dal valore di mercato di Nvidia all’inizio di quest’anno, come ha riportato l’Economist la scorsa settimana.
Il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha segnalato una posizione rigida sulle vendite di tecnologia alla Cina. Durante l’udienza di conferma, Lutnick ha fatto riferimento ai chip di Nvidia utilizzati da DeepSeek, dicendo: “Deve finire”, secondo l’Economist.
L’amministrazione sta valutando due opzioni che potrebbero avere un impatto sull’attività di Nvidia. I funzionari potrebbero limitare ulteriormente le vendite di chip specializzati per l’IA alla Cina, includendo potenzialmente l’H20, una GPU ridimensionata che Nvidia ha creato per il mercato cinese dopo i precedenti controlli sulle esportazioni.
Dylan Patel, esperto di IA e di ricerca sui semiconduttori presso SemiAnalysis, ritiene che Nvidia abbia sospeso la produzione di H20 in previsione di nuove restrizioni, nonostante la produzione di oltre 1 milione di unità nei nove mesi precedenti a gennaio, secondo The Economist.
Il secondo approccio prevede l’applicazione del quadro di riferimento per la diffusione dell’IA, una norma introdotta negli ultimi giorni dell’amministrazione Biden per impedire alle aziende cinesi di accedere a GPU avanzate attraverso Paesi terzi.
Al momento dell’annuncio, Nvidia ha definito la norma “sbagliata”. L’azienda sostiene che l’imposizione di restrizioni a oltre 150 Paesi rischia di alienare gli alleati e di spingerli potenzialmente verso alternative cinesi come i chip IA di Huawei.
Nonostante le sfide, il CEO di Nvidia Jensen Huang ha incontrato Trump alla Casa Bianca alla fine di gennaio. Sebbene Huang secondo quanto riferito dall’Economist, non gode della stessa relazione stretta con Trump di cui alcuni leader del settore tech possono vantarsi, ha delle conoscenze tramite Elon Musk, che ha elogiato per la costruzione di un data center per la sua startup xAI, che si basa sulle GPU di Nvidia.
Le tensioni geopolitiche hanno già avuto un impatto sul business cinese di Nvidia, con un calo delle vendite nella regione rispetto al 20% del fatturato totale di due anni fa. Il governo cinese ha avviato un’indagine antitrust su Nvidia, ampiamente considerata come una ritorsione per i controlli sulle esportazioni degli Stati Uniti.
Mercoledì scorso Nvidia ha riportato un fatturato trimestrale in crescita del 78% su base annua a 39 miliardi di dollari.
Il prezzo delle azioni della società si è ampiamente ripreso dal calo successivo a DeepSeek, suggerendo agli investitori che la scoperta dell’azienda cinese potrebbe aumentare la domanda di GPU rendendo l’IA più accessibile.
In una nota inviata ai clienti all’inizio della settimana, gli analisti di TD Cowen hanno evidenziato che Microsoft (NASDAQ:MSFT) ha cancellato alcuni contratti di locazione di data center in America, segnalando potenzialmente un rallentamento della spesa per le infrastrutture, nonostante il gigante tecnologico abbia ribadito di voler investire 80 miliardi di dollari in infrastrutture quest’anno.
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