A febbraio i prezzi negli Stati Uniti sono aumentati del +2,5% su base annua. Preoccupa l’inflazione di fondo che cresce più delle attese, al +2,8%. Future in calo in apertura a Wall Street
Torna a preoccupare l’andamento dell’inflazione negli Stati Uniti, specie per l’indice core. I dati Pce relativi al mese di febbraio sono in linea con le previsioni: +2,5% su base annua e +0,3% su base mensile. Ma l’inflazione di fondo, che non tiene conto dei prezzi volatili di alimentari e energetici ed è considerata un indicatore migliore per le tendenze a lungo termine, registra un aumento più alto rispetto alle attese: +2,8% su base annua e +0,4% su base mensile. Le previsioni erano, rispettivamente, del 2,7% e dello 0,3%. E i prezzi potrebbero salire ancora con l’introduzione dei dazi.
PER L’INFLAZIONE FUTURE IN CALO
Il dato dell’inflazione ancora forte negli Usa si fa sentire sui future, che indicano un’apertura in calo a Wall Street. A pesare sono anche i dati di febbraio sui redditi personali, aumentati dello 0,8%. Gli analisti prevedevano un aumento dello 0,4%. Le spese per i consumi sono cresciute dello 0,4%, secondo quanto comunicato dal dipartimento del Commercio, con le attese a +0,5%. La crescita dei redditi di gennaio è stata invece rivista da +0,9% a +0,7%, quella delle spese da -0,2 a -0,3%. Le famiglie americane sono diventate più caute nella gestione dei soldi: il tasso di risparmio personale è aumentato al 4,6%, il livello più alto da giugno 2024…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.