Apple Inc. (NASDAQ:AAPL) ha appena attraversato un cosiddetto Death Cross e Wall Street sta cercando gli antiacidi.
Il titolo dell’azienda di Cupertino, California, è crollato del 22,75% su base annua. A 183,59 dollari, il titolo è ben al di sotto di tutte le principali medie mobili e il quadro tecnico appare desolante.

Grafico creato con Benzinga Pro
Se i grafici potessero urlare, questo urlerebbe “ribassista”.
Il titolo Apple è in piena crisi tecnica
Il grafico delle azioni Apple sembra un racconto ammonitore. Il titolo è ora saldamente sotto le medie mobili esponenziali a 5, 20 e 50 giorni, un pattern che segnala una forte pressione di vendita. Le medie mobili semplici non se la passano meglio: le medie a 8, 20, 50 e 200 giorni si trovano tutte al di sopra del titolo Apple, dipingendo un quadro tecnico coerente e cupo.
Il MACD (Moving Average Convergence Divergence) si attesta a un valore profondamente negativo di 8,16, facendo presagire un futuro ribasso. E come se non bastasse, l’indice di forza relativa (RSI) è un misero 23,45, ufficialmente in territorio di ipervenduto.
Tradotto? I tori sono in vacanza e gli orsi stanno entrando in scena.
I dazi colpiscono Apple
La debolezza tecnica coincide con i timori fondamentali: i dazi. Le azioni Apple sono crollate del 6,3% dopo che Daniel Ives, analista di Wedbush Securities e da sempre sostenitore di Apple, ha tagliato il suo obiettivo di prezzo da 325 a 250 dollari, riporta IBD. L’analista ha avvertito che il cosiddetto “Armageddon dei dazi” del presidente Donald Trump potrebbe creare scompiglio nella struttura dei costi di Apple e nella domanda dei consumatori.
Apple è esposta in modo particolare, visto che circa il 90% degli iPhone è ancora prodotto in Cina e che anche gran parte della produzione di Mac e iPad è legata a questa regione. Anche se l’azienda ha cercato di diversificare la sua catena di approvvigionamento, è ancora immersa nelle catene di montaggio cinesi, proprio dove i dazi di Trump hanno colpito più duramente.
La croce non è d’oro
L’attuale traiettoria di Apple mostra tutti i segnali d’allarme del caso, dalle rotture delle medie mobili a un RSI in crisi. Sebbene gli investitori a lungo termine possano ancora vedere del valore, il grafico a breve termine è un terreno di gioco ribassista. E a meno che le nubi sui dazi non si diradino, questo titano del settore tecnologico potrebbe essere destinato ad altre turbolenze.
È quindi il momento di farsi prendere dal panico? Non necessariamente.
Ma quando Apple forma un Death Cross, è meglio tenere il dito vicino al pulsante di accensione.
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