Sono le indicazioni dell’aggiornamento dell’Aberdeen China Financial Conditions Index, che evidenzia come l’allentamento della politica, anche in risposta ai dazi, stia dando risultati
I dati dell’economia della Cina del primo trimestre superano le aspettative, ma resta il pericolo di deflazione. Il PIL è cresciuto del 5,4% rispetto al consensus del 5,2%, con un incremento trimestrale dell’1,2%. Anche i dati mensili di marzo hanno sorpreso al rialzo, con tassi robusti per gli indicatori chiave. La produzione industriale è cresciuta del 7,7% rispetto al consenso del 5,9%, mentre le vendite al dettaglio sono aumentate del 5,9% contro il 4,3% previsto. Ma il deflatore del PIL è sceso al -0,9% mentre i dati sull’immobiliare gettano ulteriori ombre sui timidi segnali di ripresa del quarto trimestre 2024. I bilanci delle famiglie sono tornati sotto pressione e in assenza di un cambiamento politico significativo sarà difficile assistere a un’inversione di tendenza definitiva nell’ immobiliare.
ECONOMIA CINA, NOTE POSITIVE NONOSTANTE I DAZI
Lo sottolinea il team Global Macro Research di Aberdeen Investments, che ha presentato l’aggiornamento dell’indice proprietario sull’economia cinese Aberdeen China Financial Conditions Index, che mostra come l’allentamento della politica cinese alla luce dei dazi rafforza l’economia, mentre l’azionario mostra resilienza. L’incertezza sulle tensioni commerciali con gli USA resta il rischio maggiore, e senza misure rapide o una “sospensione” più incisiva potrebbe essere difficile evitare uno shock di maggiore entità. Ma per gli investimenti, nel contesto delle minacce tariffarie, non mancano note positive per le azioni cinesi, secondo il team di Aberdeen…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.