L’ultima mossa di politica commerciale del presidente statunitense Donald Trump ha scosso i mercati, e colossi dell’auto come Tesla Inc. (NASDAQ:TSLA) e big tech come Apple Inc. (NASDAQ:AAPL) potrebbero esserne i principali bersagli. Trump ha lanciato l’idea di imporre dazi del 30 % sulle importazioni provenienti dall’Unione Europea e dal Messico, due aree che svolgono un ruolo cruciale sia nelle catene di approvvigionamento globali sia nei flussi di ricavi di entrambe le aziende.
Per gli investitori, il rischio non è solo teorico: potrebbe tradursi in una vera pressione sui margini, sui prezzi e sulle performance azionarie.
La dipendenza messicana di Apple in bilico
Apple si affida sempre di più al Messico per l’assemblaggio finale e la produzione di componenti — dagli iPhone ai MacBook fino agli AirPods — pur mantenendo in Cina la maggior parte della produzione principale. Negli ultimi anni, l’azienda ha intensificato la diversificazione della supply chain per mitigare i rischi geopolitici.
Paradossalmente, l’introduzione di nuovi dazi potrebbe penalizzare proprio la strategia di diversificazione che Cupertino intendeva proteggere. L’aumento dei costi di importazione dal Messico rischia di comprimere i margini o di essere trasferito sui consumatori, con un forte impatto in un mercato degli smartphone altamente competitivo.
Anche l’Unione Europea rappresenta un bacino di fatturato rilevante per Apple, che ha registrato circa il 24% delle vendite totali nel corso degli ultimi trimestri. Qualsiasi misura di ritorsione da parte dell’UE potrebbe complicare aspetti relativi a prezzi, regime fiscale o persino l’approvazione dei prodotti.
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L’esposizione europea di Tesla a rischio
Tesla potrebbe trovarsi in una situazione ancora più vulnerabile. Con una gigafactory operativa in Germania (e l’UE tra i mercati in più rapida crescita al di fuori degli Stati Uniti), le nuove barriere tariffarie potrebbero ostacolare sia l’esportazione di componenti sia la vendita di veicoli tra Paesi diversi. Ciò avverrebbe in un momento cruciale, mentre l’azienda cerca di difendere quote di mercato dalle incursioni di BYD Co (OTC:BYDDY) e dei produttori tradizionali.
Gli investitori devono monitorare con attenzione l’evoluzione politica: anche senza uno scoppio immediato di una guerra commerciale, il dibattito sui dazi può influenzare flussi di capitale e sentiment verso le multinazionali con asset globali.
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Foto: Shutterstock
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