Le azioni Salesforce (NYSE:CRM) hanno registrato una performance nettamente inferiore al mercato tecnologico generale quest’anno, crollando di quasi il 22% mentre l’indice S&P 500 Information Technology Sector ha guadagnato il 9%.
Cosa è successo
Questo netto contrasto nasce dal fatto che l’azienda leader del CRM in cloud, che genera principalmente ricavi da abbonamenti e supporto, si trova ad affrontare una concorrenza sempre più agguerrita da parte di concorrenti come Microsoft (NASDAQ:MSFT) e Oracle (NYSE:ORCL).
Nonostante abbia riportato solidi risultati nel primo trimestre e mantenuto una quota di mercato di primo piano, Salesforce deve fare i conti con lo scetticismo degli analisti riguardo alla sua strategia di acquisizioni e allo slancio di crescita futuro.
Il core business di Salesforce consiste nella vendita di abbonamenti alle sue piattaforme CRM basate su cloud e nella fornitura dei servizi di supporto associati. Ciò li pone in diretta competizione con diversi fornitori di software CRM e in cloud, in particolare Microsoft Dynamics 365 e Oracle.
Durante la pandemia, Salesforce si è rapidamente adattata a un modello di lavoro completamente digitale, trasferendo 54.000 dipendenti al lavoro da remoto e ripensando ogni aspetto delle sue operazioni.
Con la corsa delle aziende alla digitalizzazione, Salesforce ha registrato una domanda record per i suoi servizi cloud, portando i ricavi a 21,25 miliardi di dollari nell’esercizio fiscale 2021, con un aumento del 24%.
L’azienda è inoltre entrata nell’indice Dow Jones e ha siglato un accordo per acquisire Slack, collocandosi al centro del nuovo workplace digitale.
Salesforce ha guidato il mercato globale del CRM nel 2024 con una quota del 20,7%, secondo IDC, segnando il suo dodicesimo anno consecutivo come fornitore CRM n.1.
Ha inoltre mantenuto il primato in Nord America, America Latina, Europa Occidentale e Asia-Pacifico, classificandosi al primo posto nei segmenti Sales, Customer Service e Marketing.
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Performance finanziaria e analisi degli esperti
Il 28 maggio la società ha riportato ricavi del primo trimestre pari a 9,83 miliardi di dollari, in crescita dell’8% su base annua, superando le stime di consenso di 9,75 miliardi.
Il margine operativo si è attestato al 19,8%, o al 32,3% su base rettificata. Durante il trimestre Salesforce ha riacquistato azioni per 2,7 miliardi di dollari e ha distribuito 402 milioni di dollari agli azionisti tramite dividendi.
Salesforce prevede ricavi per il secondo trimestre compresi tra 10,11 e 10,16 miliardi di dollari, rispetto alle stime di 10,01 miliardi.
Analisti, tra cui Kash Rangan di Goldman Sachs e Mark Murphy di JP Morgan, hanno mantenuto rating positivi dopo i risultati trimestrali, ma hanno evidenziato preoccupazioni sui margini e sul momentum di crescita futuro.
L’analista di DA Davidson Gil Luria ha espresso scetticismo sull’acquisizione da 8 miliardi di dollari di Informatica. Ha messo in dubbio il valore strategico di acquisire un’azienda con uno storico debole in termini di execution per affrontare il problema del rallentamento della crescita organica.
Luria ha avvertito che Salesforce potrebbe fare maggiore affidamento sulle acquisizioni per mascherare questo rallentamento e dubita che l’accordo con Informatica possa riaccendere l’innovazione. Pur potendo essere accretivo dal punto di vista finanziario nel secondo anno, lo considera parte della tendenza generale di colmare i gap di crescita con accordi aggiuntivi nel settore dei dati.
Il 18 giugno Salesforce ha annunciato un aumento medio dei prezzi del 6% per le edizioni Enterprise e Unlimited a partire dal 1° agosto. L’incremento sarà giustificato dall’espansione degli strumenti IA nella piattaforma Agentforce per migliorare i margini.
L’aumento interessa prodotti chiave come Sales Cloud e Service Cloud, con add-on Agentforce a partire da 125 dollari per utente al mese e Agentforce 1 Edition a 550 dollari al mese, offrendo uso illimitato di IA generativa.
Integrazione dell’IA e prospettive
A giugno il CEO Marc Benioff ha dichiarato che l’IA gestisce ormai fino al 50% delle attività in aree chiave come ingegneria e supporto. In un’intervista a Bloomberg, Benioff ha scherzato dicendo che spera che un giorno l’IA possa sostituirlo, precisando tuttavia che il commento era in parte ironico.
Tuttavia, questa settimana Benioff ha smentito i timori di licenziamenti di massa nei lavori impiegatizi a causa dell’IA, affermando che essa potenzierà piuttosto che sostituire i ruoli. Al Global Summit AI for Good 2025, Benioff ha dichiarato che l’IA trasformerà la forza lavoro migliorando le capacità umane, non eliminando le posizioni.
Il 9 giugno l’analista di Bank of America Securities Brad Sills ha evidenziato la crescita dei prodotti core e della piattaforma Agentforce di Salesforce, nonostante alcune debolezze nei settori manufacturing e retail dovute ai dazi.
Sills ha sottolineato che il COO e CFO di Salesforce, Robin Washington, ha riconosciuto difficoltà specifiche per il settore, ma ha indicato uno slancio generale nelle applicazioni front-office, riflettendo una crescita continua e un’espansione dei prodotti guidata dall’IA.
Secondo quanto affermato il 24 giugno, Sills prevede che Salesforce emerga come uno dei nomi vincenti nel prossimo boom dell’IA, spinto da un forte aumento della domanda di IA agentica. L’analista ha osservato che la piattaforma Agentforce è ben posizionata per capitalizzare questa tendenza, grazie alla sua ampia base di clienti, a una solida infrastruttura dati e a un’adozione precoce delle funzionalità IA.
BofA stima che la spesa globale per l’IA agentica potrebbe raggiungere i 155 miliardi di dollari entro il 2030, superando di gran lunga le previsioni attuali. Sills ritiene che aziende come Salesforce inizieranno a monetizzare in modo significativo questa ondata a partire dal 2026, quando le aziende passeranno dai progetti pilota alla distribuzione su larga scala.
Movimento di prezzo di Salesforce
Al momento della stesura, durante la sessione di lunedì, il titolo era in rialzo dello 0,75%, a 260,01 dollari.
Immagine tramite Shutterstock
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