Osservando il mercato azionario e quello del credito per valutare lo stress nel sistema, se uno dei due mercati si muove e l’altro resta indietro durante i picchi di volatilità, si potrebbero individuare opportunità d’investimento tattiche
L’attuale contesto macroeconomico, caratterizzato dall’alta volatilità, impone alla Federal Reserve una maggiore cautela nel tagliare i tassi perché ciò potrebbe innescare l’inflazione. Più in generale, le banche centrali potrebbero essere coinvolte nel sostegno delle condizioni di indebitamento sovrano a causa dei crescenti deficit e delle persistenti pressioni di spesa. Anche per questo, l’attenzione degli investitori è ora principalmente rivolta ai bilanci fiscali, ai cicli politici e all’offerta di obbligazioni.
INSTABILITÀ DELLO STATUS DI BENE RIFUGIO DEL DOLLARO USA
Uno dei temi dall’inizio di quest’anno è l’instabilità dello status di bene rifugio del dollaro statunitense. “Il debito pubblico USA ha superato i 36.000 miliardi di dollari (circa il 120% del PIL) mentre proseguono i declassamenti del rating. Il conseguente aumento dei rendimenti dei Treasury è sempre più visto come un segnale di tensione fiscale. Al contempo l’inflazione rimane ferma intorno al 3%, limitando gli spazi di azione della Fed sia nel tagliare i tassi e sia nel riavviare acquisti massicci di attività in caso di tensioni sui mercati” spiega Yves Ceelen, CIO Global Balanced, DPAM…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.