Nel secondo trimestre del 2025, Stellantis (NYSE:STLA) ha registrato una frenata nelle consegne globali, segnando un calo del 6% su base annua. A pesare sono stati i dazi statunitensi e una transizione non lineare nei mercati europei. Intanto, la Borsa reagisce con freddezza: il titolo cede il 3% nelle prime battute, scendendo a 7,67 euro. I conti completi saranno diffusi il 29 luglio, ma le prime stime parlano già chiaro.
Cosa è successo
Nel secondo trimestre dell’anno, Stellantis ha consegnato 1,4 milioni di veicoli a livello globale, registrando una flessione del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le difficoltà sono attribuite soprattutto alle interruzioni produttive causate dai dazi imposti dal governo USA, che hanno colpito le operazioni nordamericane nei primi mesi del trimestre.
L’Europa allargata, invece, ha vissuto un momento di transizione: alcuni modelli di punta sono appena stati lanciati, altri attendono l’avvio della produzione nella seconda metà dell’anno. In sostanza, l’offerta non ha ancora raggiunto la piena potenza — e questo si riflette sui numeri.
Dal punto di vista economico, Stellantis stima per il primo semestre ricavi per 74,3 miliardi di euro, ma anche perdite nette per 2,3 miliardi di euro. Il risultato operativo rettificato resta positivo, ma solo per 0,5 miliardi.
A pesare sul bilancio sono anche i primi effetti concreti dei dazi: secondo le stime preliminari, le tariffe statunitensi sono già costate 0,3 miliardi di euro. Un conto salato che potrebbe salire ulteriormente nei prossimi trimestri.
Perché è importante
Il colosso dell’auto ha sospeso la sua guidance finanziaria il 30 aprile 2025, lasciando agli analisti il compito di tracciare le aspettative di mercato. È proprio per colmare questo gap che l’azienda ha diffuso in anticipo i dati preliminari del semestre — un gesto di trasparenza, ma anche un segnale di prudenza.
Il titolo Stellantis ha reagito negativamente in apertura di seduta a Piazza Affari, perdendo il 3% e attestandosi a 7,67 euro. Una flessione che riflette la crescente preoccupazione degli investitori sulla capacità dell’azienda di gestire le nuove pressioni geopolitiche.
A guidare la comunicazione nei prossimi giorni saranno Antonio Filosa e Doug Ostermann, rispettivamente CEO e CFO del gruppo, che terranno una conference call il 29 luglio. Sarà l’occasione per fare chiarezza sulle prospettive a medio termine e, forse, per rinnovare la fiducia del mercato.
Per ulteriori aggiornamenti su questo argomento, aggiungi Benzinga Italia ai tuoi preferiti oppure seguici sui nostri canali social: X e Facebook.
Ricevi informazioni esclusive sui movimenti di mercato 30 minuti prima degli altri trader
La prova gratuita di 14 giorni di Benzinga Pro, disponibile solo in inglese, ti permette di accedere ad informazioni esclusive per poter ricevere segnali di trading utilizzabili prima di milioni di altri trader. CLICCA QUI per iniziare la prova gratuita.
Foto: rikstock/Shutterstock