La casa d’investimento è leggermente sovrappesata nell’azionario europeo, con alcuni settori chiave favoriti (banche, assicurazioni, farmaceutici, immobiliari) e altri meno (energia, media, utilities)
Anche nel secondo semestre le principali fonti dei rischi per i mercati saranno alimentate dai dazi commerciali, dall’incertezza politica, dalla debolezza macroeconomica e dalle pressioni fiscali negli USA. In questo scenario Michele Morganti, Senior Equity Strategist di Generali Investments, rivela un lieve sovrappeso sull’azionario. Una scelta di portafoglio giustificata dal fatto che l’equity trova sostegno da un elevato flusso di cassa libero aziendale, poche IPO e un forte impulso al riacquisto di azioni proprie: dinamiche piuttosto favorevoli agli azionisti.
CRESCITA FAVOREVOLE DEGLI UTILI
“Le tendenze negli aggregati monetari (M2) e nelle riserve della Fed sono positive. Stesso discorso per quanto riguarda il supporto delle politiche economiche di Germania e Cina. Il tutto mentre le banche centrali, in particolare la Bce, rimangono orientate ad un allentamento monetario” spiega Morganti. Il manager segnala che i modelli di machine learning interni calcolano valutazioni che giustificano rendimenti totali attorno al 9%, grazie a una prevista crescita degli utili favorevole. “Inoltre, il lieve sovrappeso degli investitori deriva dai rischi di un recente forte rally, tra cui tensioni sui dazi, incertezza politica e segnali di debolezza macroeconomica, oltre alle preoccupazioni sul deficit fiscale statunitense e sui rendimenti a lungo termine” riferisce Morganti…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.