Dopo settimane di cauta risalita, STMicroelectronics frena bruscamente a Piazza Affari, lasciando sul terreno quasi il 10%. A scatenare la discesa è stata una guidance per il terzo trimestre che non convince, nonostante conti operativi in linea con le attese.
Cosa è successo
Il secondo trimestre del 2025 si chiude con ricavi a 2,77 miliardi di dollari, leggermente sopra le stime, e margine lordo al 33,5%. Buone notizie? Non del tutto. Il segmento Automotive delude e, soprattutto, la società registra una perdita netta di 97 milioni, la prima da oltre dieci anni. Un campanello d’allarme che ha fatto eco nel cuore degli investitori.
L’ebit adjusted scende drasticamente a 57 milioni, anche per via di svalutazioni pari a 190 milioni. Il free cash flow è negativo per 152 milioni, dopo investimenti per 480 milioni. Sul fronte patrimoniale, la posizione finanziaria netta cala a 2,67 miliardi dai 3,1 miliardi del primo trimestre. Il ceo Jean-Marc Chery, però, prova a rassicurare: “Il nostro margine migliorerà nei prossimi trimestri”.
Guardando al futuro immediato, è la guidance sul terzo trimestre a raffreddare gli entusiasmi: ricavi stimati a 3,17 miliardi (contro i 3,12 miliardi del consenso, ma sotto i 3,26 miliardi previsti da Equita), con margine lordo ancora fermo al 33,5% — ben al di sotto del 35,2% atteso. Colpa dell’effetto cambio e di costi di ristrutturazione che pesano per 140 punti base.
Chery si mostra cauto ma fiducioso: nel quarto trimestre si attende un ulteriore miglioramento dei ricavi e del margine. Tuttavia, l’assenza di previsioni sull’intero esercizio 2025 lascia spazio all’incertezza. Barclays commenta: “La visibilità resta limitata nonostante il miglioramento del book-to-bill”.
Perché è importante
Il titolo STM, scambiato oggi a 24,32 euro dopo aver toccato un minimo di 23,315 euro, ha perso quasi il 10% in un solo giorno. Un brusco risveglio per un’azione che a giugno era tornata nella top 10 del FTSE MIB. “È un ritorno silenzioso, ma carico di significato”, osserva eToro. Ma ora il rischio è che quella posizione venga persa di nuovo.
Gli analisti reagiscono con giudizi prudenti e target rivisti. Equita conferma il rating “hold” e fissa un target a 26 euro, segnalando rischi al ribasso del 2% sui ricavi e del 5% sul margine. Banca Akros vede una revisione del margine lordo del -10% rispetto alle sue stime, e abbassa le attese sull’ebit del -42%. Anche Barclays (rating underweight, target 22 euro) sottolinea come la guidance implichi un calo annuo dei ricavi e margine inferiore per effetto cambi e sotto-utilizzo degli impianti.
Citi, dal canto suo, inquadra STM nel trend più ampio del settore: una cautela condivisa con Texas Instruments e NXP, con l’automotive ancora troppo debole per garantire ripresa strutturale. Eppure, nella view dell’analista Gabriel Debach di eToro, questo potrebbe essere il momento di semina: “Chi entra ora, non compra multipli. Compra esecuzione”.
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