Mercoledì AstraZeneca Plc (NYSE:AZN) ha pubblicato un nuovo aggiornamento dei dati della sperimentazione di fase tre sul suo vaccino anti-Covid, dopo che all’inizio di questa settimana un’agenzia sanitaria statunitense ha messo in dubbio l’accuratezza dei dati dello studio.
Cosa è successo: l’ultimo aggiornamento della casa farmaceutica britannica afferma che il vaccino sviluppato insieme all’Università di Oxford ha un’efficacia del 76% nella protezione contro i casi sintomatici del virus, rispetto al 79% di efficacia riportato lunedì.
L’azienda sostiene che il vaccino sia efficace al 100% contro la malattia in forma grave e il ricovero in ospedale, aggiungendo che ha un’efficacia dell’85% contro il COVID-19 in forma sintomatica nei partecipanti di età pari o superiore a 65 anni.
Lunedì lo U.S. National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) aveva espresso preoccupazioni riguardo ai dati di sperimentazione obsoleti di AstraZeneca, affermando che questi potrebbero aver fornito una visione incompleta dei dati di efficacia.
I risultati aggiornati includono i dati raccolti da 190 casi sintomatici fra 32.449 partecipanti, ovvero 49 casi in più rispetto al report precedente.
“Il vaccino è stato ben tollerato e non sono stati identificati problemi di sicurezza relativi al vaccino”, ha ribadito la società mercoledì.
La società ha affermato che non vede l’ora di presentare le richieste normative per garantirsi l’autorizzazione all’uso di emergenza negli Stati Uniti e prepararsi al lancio di milioni di dosi in tutta l’America.
Mercoledì, in una conferenza stampa, il consigliere medico della Casa Bianca, Anthony Fauci, ha riferito ai giornalisti che ritiene che i dati suggeriscano si tratti di un buon vaccino e che la Food and Drug Administration condurrà l’analisi finale e la certificazione del vaccino.
“Siamo sempre preoccupati quando c’è un evidente problema di comunicazione”, ha detto Fauci.
“In fin dei conti tutto sarà aperto e trasparente, e si spera che ciò dissiperà ogni esitazione associata a questo piccolo intoppo che ci è capitato di avere ultimamente con AZ (AstraZeneca)”.
Perché è importante: martedì gli Stati Uniti hanno dichiarato che questa settimana stanzieranno 27 milioni di dosi su tutti i canali, di cui 4 milioni proverranno da Johnson & Johnson (NYSE:JNJ); due terzi dei 27 milioni di dosi andranno agli stati e alle loro giurisdizioni USA e il resto andrà ad altri canali, principalmente al programma farmaceutico.
Finora solo 84 milioni di persone hanno ricevuto almeno una dose di vaccino (ovvero circa un quarto della popolazione degli Stati Uniti) mentre 45 milioni di persone sono state completamente vaccinate.
Il nuovo aggiornamento potrebbe comunque posticipare i piani della casa farmaceutica per garantirsi nel prossimo futuro l’autorizzazione all’uso di emergenza negli Stati Uniti, che stanno combattendo la carenza di vaccini anti-Covid.
Movimento dei prezzi: mercoledì le azioni di AstraZeneca hanno chiuso in ribasso dell’1,23% a 48,79 dollari, mentre quelle di Johnson & Johnson hanno chiuso in aumento di circa l’1% a 161,91 dollari.