L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha affermato che potrebbe sussistere un collegamento tra il vaccino anti-Covid di AstraZeneca Plc (NASDAQ:AZN) e un raro tipo di coagulo del sangue (finora sono stati identificati 62 casi), pur ribadendo che i benefici della vaccinazione superano i rischi.
Cosa è successo: secondo quanto riportato dalla CNBC, l’EMA ha affermato che probabilmente il suo comitato per la sicurezza pubblicherà una raccomandazione aggiornata la prossima settimana.
Qualora venisse stabilita una connessione tra i coaguli e il vaccino di AstraZeneca, l’EMA cambierà le sue raccomandazioni, ha affermato il direttore esecutivo Emer Cooke.
Per ora non ci sono prove a sostegno della limitazione dell’uso del vaccino in nessuna fascia di popolazione.
Una revisione ha identificato 246 reazioni di questo tipo in Gran Bretagna, su 269 casi in una dozzina di Paesi, inclusi circa 40 decessi.
Il rapporto dell’EMA afferma di “non aver identificato alcun fattore di rischio specifico, come l’età, il sesso o una precedente storia medica di disturbi da coagulazione” per i casi che si sono verificati dopo la vaccinazione.
In un’altra occasione, la CNBC ha anche riferito che la Germania ha sospeso l’uso del vaccino AZN nelle persone di età inferiore ai 60 anni.
La decisione arriva dopo che sono stati registrati 31 casi di un raro tipo di coagulo di sangue in seguito all’inoculazione; i casi hanno coinvolto principalmente donne di età compresa fra 20 e 63 anni, mentre i due uomini colpiti avevano 36 e 57 anni.
La 66enne Angela Merkel ha dichiarato che anche lei è disposta a ricevere il vaccino AstraZeneca “quando sarà il mio turno”, ha riferito Deutsche Welle.
Inoltre, si prevede che entro la fine di marzo l’Unione europea riceverà 107 milioni di dosi di vaccini AstraZeneca – come dichiarato da una portavoce della Commissione europea – raggiungendo l’obiettivo precedente ma rimanendo ben al di sotto dei piani iniziali, riferisce Reuters.
Perché è importante: in base ai contratti, l’Eurozona si aspettava di ricevere entro la fine di marzo 120 milioni di dosi dalla sola AstraZeneca, più altre dosi aggiuntive da Pfizer Inc (NYSE:PFE) – BioNTech SE (NASDAQ:BNTX) e Moderna Inc (NASDAQ:MRNA).
Ma a seguito dei tagli decisi da parte dell’azienda anglo-svedese, l’UE ha rivisto il suo obiettivo per il periodo fino a fine marzo a circa 100 milioni di dosi.
Durante una conferenza stampa la portavoce della Commissione europea ha affermato che AstraZeneca avrebbe dovuto fornire 29,8 milioni di dosi entro mercoledì, in linea con il target aggiornato.
Pfizer-BioNTech fornirà 67,5 milioni di dosi e Moderna quasi 10 milioni, cifre che l’UE ha dichiarato essere in linea con i loro impegni iniziali.
Movimento dei prezzi: nella sessione di mercoledì, all’ultimo controllo, le azioni AZN erano in aumento dello 0,22% a 50,08 dollari.