Per le banche centrali si avvicinano due riunioni-chiave. A Wall Street rientrata l’euforia. Si sta esaurendo il rally dei produttori di PC
CONTO ALLA ROVESCHIA PER BCE E FED
Comincia il conto alla rovescia per le due riunioni forse più importanti del 2021 delle banche centrali di Europa e Stati Uniti, la prima a Francoforte il 10 giugno e la seconda a Washington a metà mese. Saranno precedute da dati molto importanti sull’inflazione di maggio, quello europeo esce martedì nella versione “flash” e quello americano poco più di una settimana dopo. Se dovessero segnalare strappi al rialzo potrebbe salire la tensione e il timore di annunci più o meno espliciti di uscita prima del previsto dallo stimolo monetario. In America si aggiunge il job report, sempre di maggio, che esce venerdì e anche in questo caso potrebbe segnalare tensioni sul fronte salariale. In Europa l’inflazione si sta avvicinando rapidamente al target del 2%, fissato dalla Bce come da non superare, a differenza della Fed che ha già detto che tollererà sfondamenti. Questo potrebbe dare ai falchi del Nord argomenti per chiedere la fine del QE e il rialzo dei tassi, una prospettiva contro cui si sono “preventivamente” schierati il capo economista Philip Lane e il membro italiano del Board della Bce Panetta. L’inflazione americana viaggia più veloce di quella europea, ad aprile l’indice delle Personal Consumption Expenditures, che rappresenta il punto di riferimento della Fed, è balzato dello 0,7% sul mese e del 3,1% sull’anno, mentre l’indice generale dei prezzi al consumo è aumentato addirittura del 4,2% sull’anno. Se a maggio dovesse strappare ancora, non sarà semplicissimo per il capo della Fed Powell tranquillizzare i mercati…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.