Fidelity National Information Services Inc (NYSE:FIS) ha pubblicato i risultati di un sondaggio riguardante le prospettive di oltre 1.000 dirigenti di alto livello nei servizi finanziari, di cui 200 provenienti da società di intermediazione e banche di investimento.
Pontus Eriksson, responsabile della strategia di FIS, in un’intervista ha svelato alcuni punti salienti del report.
Il contesto
Negli ultimi mesi, insieme ai commenti speculativi su forum online quali WallStreetBets, le azioni di società altamente shortate hanno registrato un rialzo mentre i fondi cercavano di ridurre la loro esposizione corta, comprando posizioni buy-to-close.
Successivamente gli investitori retail, come quelli che hanno contribuito ai commenti speculativi online, hanno concorso alla dinamica di crash-up intensificando i loro aggressivi acquisti di azioni e opzioni call a breve termine.
L’evento ha messo sotto pressione il sistema finanziario, costringendo i broker a ridurre il rischio limitando gli scambi.
Eriksson, che si concentra sulla strategia dei mercati dei capitali, nonché sul trading e sulla gestione delle posizioni, ha affermato che questa dinamica di mercato è destinata a rimanere.
“C’è stato un enorme afflusso e aumento di volume nell’attività retail”, ha detto Eriksson, che ha aggiunto: “Probabilmente diventerà sempre più [comune]”.
Gran parte dell’attività finanziaria è dovuta alla ricerca di modi, da parte degli investitori, per interagire con il mondo esterno durante la pandemia di COVID-19.
Inoltre, i bassi tassi di interesse e la digitalizzazione degli investimenti rendono più facile la possibilità di essere coinvolti in prodotti complessi e con leva finanziaria e, di conseguenza, esacerbare la volatilità.
“Ecco dove entrano in gioco i social media; puoi vedere molte attività e opinioni”, ha dichiarato l’analista in una discussione su come anticipare parte di questa volatilità.
“Alcune persone parlano anche di come sarà più importante avere un account Reddit in futuro rispetto a un account Bloomberg”.
Di conseguenza, per sopportare il trading turbolento e superare gli intoppi normativi (come i 70 milioni di dollari di multa decisi dalla FINRA contro Robinhood a giugno), il sondaggio di FIS rileva che il 37% delle società di intermediazione sta cercando di accelerare la modernizzazione delle tecnologie e delle infrastrutture.
L’ultima parola
“Gli investitori certamente non hanno le competenze e il know-how quando si tratta di opzioni e di prodotti più complicati”, ha affermato Eriksson.
Secondo la ricerca dell’analista, probabilmente è in atto una regolamentazione nel settore dell’investimento retail contro prodotti e preparazione complicati.
“Per il broker, devono avere la tecnologia per poter misurare effettivamente tutti questi rischi, poiché devono riferire alla SEC e alla FINRA”, ha dichiarato Eriksson in riferimento a una statistica secondo cui il 40% degli intervistati nel settore dell’intermediazione ha affermato che rafforzerà la gestione del rischio nei prossimi 12 mesi.
“La corsa alla digitalizzazione e alla trasformazione verso una migliore esperienza cliente è inarrestabile.
“Ma, nei confronti di se stessi e dei regolatori, devono migliorare la gestione del rischio”.
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