Quando si parla di ETF sanitari nel 2020, è possibile tracciare una linea netta tra chi ha guadagnato e chi no.
Cosa c’è da sapere Gli ETF che hanno guadagnato di più nel settore healthcare sono quelli con una forte esposizione a Moderna (NASDAQ:MRNA) o, quantomeno, con ingenti allocazioni su altre società in pole position per la corsa al vaccino contro il coronavirus.
In teoria, l’ARK Genomic Revolution ETF (CBOE:AKRG) non rientrerebbe invece tra i fondi “ricchi”. Tuttavia il fondo a gestione attiva ARKG, pur non avendo alcuna esposizione a Moderna, è riuscito a ottenere un guadagno del 66,41% dall’inizio dell’anno.
Perché è importante La sovraperformance è data per scontata per il fondo AKRG. Negli ultimi tre anni l’ETF è aumentato del 164,7%. In altre parole, i rendimenti dell’indice S&P 500 Health Care e del Nasdaq Biotechnology nello stesso periodo sommati insieme e raddoppiati darebbero comunque una percentuale inferiore a quella fornita da ARKG.
Certo, tutto ciò è passato, ma le prospettive a lungo termine per gli investimenti nella genomica sono superlativi.
“Negli ultimi cinque anni, abbiamo superato i punti critici nella capacità di accedere, manipolare e capire i mattoni molecolari del corpo umano”, ha scritto in un recente documento il direttore della ricerca di ARK, Brett Winton. “La cosiddetta ‘era della genomica’ nella medicina promette profonde ramificazioni per la salute umana e per le aziende coinvolte, tra cui: (i) fornitori di strumenti che consentono di fare ricerca di base, affinare la precisione della diagnostica e guidare la medicina personalizzata; (ii) piattaforme diagnostiche che distribuiscono dati capaci di informare sul trattamento della malattia; (iii) altre società che implementano tecnologia e dati per creare trattamenti e cure di prossima generazione, aumentando così i rendimenti su ricerca e sviluppo terapeutici per la prima volta in 20 anni.
Come già menzionato, nel 2020 è facile che gli investitori vengano sedotti dagli ETF sanitari, che hanno fatto grossa leva sulla corsa ai vaccini contro il COVID-19, ma ARKG avrà tanto da raccontare, anche dopo che il virus sarà soltanto un ricordo del passato.
“ARK Invest stima che entro il 2024 le linee di produzione e i fornitori di strumenti terapeutici dovrebbero generare centinaia di miliardi di dollari in nuove entrate e trilioni di nuove capitalizzazioni di mercato durante la transizione all’era genomica”, osserva Winton.
Cosa potrebbe succedere Esistono diversi sottosegmenti di genomica rappresentati in ARKG, ma uno dei più interessanti è quello dedicato alle cosiddette ‘brevi ripetizioni palindrome raggruppate e separate a intervalli regolari’ (CRISPR). Le CRISPR sono una pietra angolare del mercato dei farmaci per il miglioramento della sopravvivenza.
“Il mercato disponibile dei farmaci per il miglioramento della sopravvivenza in ambito oncologico potrebbe superare i 200 miliardi di dollari all’anno, in quanto questi hanno un impatto su un maggior numero di tipi di cancro in fase precoce di quanto non sia mai avvenuto storicamente. Grazie all’editing genomico, le applicazioni potrebbero estendersi ben oltre l’oncologia, incidendo materialmente sulla longevità della vita umana”, secondo ARK.
Ecco le buone notizie: CRISPR Therapeutics (NASDAQ:CRSP) è la seconda maggiore partecipazione di ARKG, con una ponderazione dell’11,28%. Negli ultimi 90 giorni il titolo è aumentato di quasi l’88%.