I contratti future del gas naturale hanno toccato nuovi record: la minaccia dell’inflazione e del rallentamento della ripresa manda giù le Borse di tutto il mondo
Il prezzo del gas naturale continua a salire e porta con sé la minaccia concreta di un’ulteriore impennata dell’inflazione, che potrebbe indurre le banche centrali a porre fine prima del previsto alle politiche accomodanti. È sostanzialmente questa la zavorra che sta mandando giù i mercati di tutto il mondo. Nel frattempo, proprio per il timore dell’arrivo di un periodo di stagflazione (inflazione in aumento e crescita ferma) i rendimenti dei titoli governativi continuano a salire.
NUOVO RECORD
Il rally del gas naturale prosegue, ma accusa anche un’estrema volatilità. In mattinata i prezzi hanno toccato i 160 euro al megawattora, con un rialzo del 40% rispetto a ieri. In questo momento il contratto future scambiato sulla piattaforma Dutch TTF viaggia intorno ai 130 euro per MWh. In doppia cifra anche i contratti per le scadenze successive con dicembre trattato a 129,5 e gennaio sopra quota 130. Come riporta Mps Capital Service, la nuova fiammata dei prezzi è arrivata in scia alle indiscrezioni secondo cui la Cina avrebbe ordinato agli importatori di gas naturale di aumentare gli ordini per risolvere la crisi…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.