Il mercato azionario indiano è pronto a superare quello del Regno Unito in termini di valore complessivo e a diventare il quinto mercato più grande al mondo.
Cosa è successo
Quest’anno la capitalizzazione di mercato dell’India è salita del 36%, alimentata principalmente dagli investitori al dettaglio e da tassi di interesse ai minimi record, il che significa che la sua market cap è attualmente pari a 3.460 miliardi di dollari, secondo un report di Bloomberg. Il mercato azionario del Regno Unito, d’altra parte, ha registrato un aumento di circa il 9% con una capitalizzazione di 3.590 miliardi di dollari, sebbene questo divario sia considerevolmente maggiore se si tiene conto delle quotazioni secondarie e dei certificati di deposito, viene osservato nell’articolo.
Sebbene i due mercati si stiano concentrando sulle dimensioni, l’India è maggiormente associata al suo fiorente settore tecnologico e il potenziale di crescita supera quello del Regno Unito, date le difficoltà di quest’ultimo con la Brexit, ha osservato Bloomberg.
In effetti, i titani tech della Silicon Valley si sono riversati nell’economia indiana, con Amazon (NASDAQ:AMZN) che ha impegnato 1 miliardo di dollari, Facebook (NASDAQ:FB) che ha investito 5,7 miliardi nel colosso locale delle telecomunicazioni Jio Platforms e Google (NASDAQ:GOOGL) che si è impegnata in un investimento di 10 miliardi da effettuare nel corso di 5-7 anni.
Il report di Bloomberg rileva che l’India è destinata a beneficiare del recente sentiment indifferente nei confronti dell’azionario cinese.
“L’India è vista come un mercato azionario domestico attraente con un buon potenziale di crescita a lungo termine da un’economia immatura, e una base politica stabile e riformista è utile per realizzare questo potenziale”, ha affermato Roger Jones, head of equities di London and Capital Asset Management.
“D’altra parte, il Regno Unito è caduto nel dimenticatoio dopo l’esito del referendum sulla Brexit”, ha aggiunto Jones.
L’indice indiano S&P BSE SENSEX ha guadagnato oltre il 130% dal minimo raggiunto durante i primi giorni della pandemia di COVID-19 a marzo 2020, ha osservato Bloomberg; l’indice azionario è stato anche il più performante fra i principali mercati nazionali seguiti da Bloomberg.