Secondo quanto riferito da Bloomberg, a giugno infatti è stato toccato un nuovo record di immatricolazioni nel Paese asiatico per i veicoli elettrici Tesla Inc. (NASDAQ:TSLA) prodotti in Cina.
Cosa è successo
Nel giro di un mese, secondo i dati dell’agenzia statale China Automotive Information Net (CAIN), sono stati immatricolati nel Paese 14.976 veicoli della casa automobilistica fabbricati nella Gigafactory di Shanghai.
Si tratta di un aumento delle immatricolazioni del 32% rispetto al mese precedente e il numero più alto in assoluto raggiunto da Tesla in Cina, ha osservato Bloomberg.
A maggio Tesla è stato anche il marchio di veicoli elettrici più venduto nel Paese, con un aumento delle vendite del 205% su base mensile, secondo i dati dell’Associazione cinese dei produttori di automobili.
Secondo i dati dell’agenzia CAIN ad oggi risultano 49.761 veicoli Tesla immatricolati in Cina.
Perché è importante
L’allentamento delle misure di contenimento in Cina è stato abbastanza precoce che è riuscita a limitare la diffusione del coronavirus all’interno del Paese, un fattore che ha consentito la ripresa delle vendite di veicoli.
Le vendite negli Stati Uniti della casa automobilistica con sede a Palo Alto rimangono contenute, con una diminuzione di quasi il 48%, a 9.744 unità, delle immatricolazioni in California nel secondo trimestre di quest’anno, secondo i dati della società di ricerche di mercato Cross-Sell.
Movimento dei prezzi
Nel pre-market di venerdì le azioni di Tesla sono in rialzo di quasi l’1%, a 1.515,02 dollari.