Quest’anno Christie’s International ha venduto opere d’arte per un valore di 7,1 miliardi di dollari, la cifra più alta degli ultimi cinque anni, con le aste di token non fungibili (NFT) che hanno contribuito al totale per 150 milioni.
Cosa è successo
Secondo un report del Wall Street Journal, le vendite totali realizzate da Christie’s nel 2021 sono cresciute del 54% rispetto al 2020 e del 22% rispetto al 2019, l’ultimo anno prima della pandemia di COVID-19; la somma totale può essere suddivisa fra 5,4 miliardi di dollari di vendite all’asta e 1,7 miliardi di vendite tramite intermediari privati. Quest’ultimo dato è in aumento del 12% su base annua e del 108% rispetto al livello del 2019.
Christie’s è stata anche responsabile della vendita al prezzo più alto dell’anno, ovvero i 103,4 milioni di dollari per ‘La donna seduta vicino a una finestra (Marie-Thérèse)’, quadro realizzato da Pablo Picasso nel 1932 e acquistato a maggio da un collezionista non identificato.
Cos’altro è successo
Inoltre, all’inizio di quest’anno Christie’s è entrata nella storia grazie alla vendita del collage di Beeple, intitolato ‘The First 5000 Days’, come opera d’arte digitale basata su NFT; l’asta, della durata di due settimane, è iniziata il 25 febbraio con un’offerta iniziale di 100 dollari e si è conclusa l’8 marzo con una vendita di 69 milioni.
Da quell’asta in poi, Christie’s ha venduto NFT per 150 milioni di dollari, ovvero circa l’8% delle sue vendite complessive di arte contemporanea.
Per quanto riguarda i suoi acquirenti, Christie’s ha dichiarato che il 35% degli offerenti nel corso del 2021 ha collaborato per la prima volta con la casa d’aste, con i millennial che hanno rappresentato un terzo di tale quota. La società ha poi aggiunto che questo novembre oltre un milione di persone ha partecipato sulle sue nove piattaforme di social media per assistere ad alcune delle vendite in live streaming da New York, e da marzo 2022 la società prevede di iniziare le vendite in live streaming da Shanghai allo scopo di soddisfare il crescente mercato asiatico di acquirenti d’arte: quest’anno Christie’s ha venduto opere d’arte in Asia per 500 milioni di dollari, con un aumento del 56% rispetto al 2020.
Foto: Christie’s
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