Louis Luo, Investment Director, Multi Asset Investment Solutions di abrdn, prende in esame le prospettive di Yuan, obbligazioni e azioni, esprimendo una preferenza per le A-shares e attendismo per quelle di classe H
Con il capodanno cinese del primo febbraio è iniziato l’anno della Tigre, e gli investitori che vogliono diversificare i portafogli globali dovrebbero certamente prendere in considerazione la Cina, dove la politica sta tracciando un percorso diverso dalle controparti occidentali. In Occidente infatti la crescita sarà probabilmente moderata ma sopra il trend, sollecitata da un’inflazione elevata, con la Fed pronta ad alzare i tassi e drenare liquidità. L’economia cinese aveva invece già rallentato nella seconda metà del 2021 anche se con una crescita dell’8,1%, a seguito dell’inasprimento fiscale, di modifiche normative e persistenti effetti del Covid sui consumi, il che indurrà probabilmente a muoversi verso una posizione più accomodante.
GIUSTIFICATA LA FORZA DELLO YUAN
Parte da questa considerazione l’analisi Louis Luo, Investment Director, Multi Asset Investment Solutions di abrdn, che delinea le aspettative per i mercati finanziari cinesi e le principali asset class: ossia valute, azioni e obbligazioni. Lo yuan lo scorso anno ha registrato una delle migliori performance dei mercati emergenti, con +2,7% contro dollaro e +8,1% contro il paniere del China Foreign Exchange Trade System, una forza comprensibile proprio nel contesto delle differenze macro e monetarie con l’Occidente…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.