Giovedì sera Bitcoin ha avuto un andamento volatile dopo che il Dipartimento del Lavoro USA ha riferito che l’inflazione negli Stati Uniti è salita al livello più rapido dal 1982; al momento della pubblicazione, la capitalizzazione di mercato globale delle criptovalute era in calo del 4,6% a 2.000 miliardi di dollari.
Moneta | 24 ore | 7 giorni | Prezzo |
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Bitcoin (CRYPTO:BTC) | -1,6% | 15,6% | 43.452,35 dollari |
Ethereum (CRYPTO:ETH) | -4,6% | 13,3% | 3.077,47 dollari |
Dogecoin (CRYPTO:DOGE) | -5,2% | 9% | 0,15 dollari |
Criptovaluta | Variazione % nelle ultime 24 ore (+/-) | Prezzo |
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Theta Network (THETA) | +23,1% | 4,23 dollari |
Smooth Love Potion (SLP) | +13,8% | 0,034 dollari |
Theta Fuel (TFUEL) | +6% | 0,22 dollari |
Perché è importante
L’indice principale dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è salito del 7,5% a gennaio, superando le stime degli economisti di una crescita del 7,2%: si tratta del maggior aumento dell’inflazione negli USA dal febbraio 1982.
Dopo la pubblicazione dei numeri dell’inflazione, i rendimenti dei Treasury decennali hanno toccato la soglia del 2% per la prima volta da agosto 2019; secondo un report di Reuters, l’aumento dei rendimenti è giunto insieme alle crescenti aspettative che la Federal Reserve adotterà delle misure per combattere l’inflazione.
“Il prezzo di Bitcoin sta reggendo bene vista l’impennata dei rendimenti obbligazionari globali. Il miglior ambiente per il futuro di Bitcoin è la propensione al rischio; questo potrebbe rivelarsi difficile da realizzare fino a quando non supereremo i primi due rialzi dei tassi da parte della Fed”, ha dichiarato Edward Moya, analista di mercato senior di OANDA.
Sempre Moya ha affermato che gli investitori istituzionali di Bitcoin sono concentrati sui Treasury poiché il momentum trade “sembra essere piuttosto chiaro”; l’analista prevede che a breve termine la principale criptovaluta al mondo si consoliderà tra i 40.000 e i 50.000 dollari.
Le riserve di tutte le stablecoin sugli exchange hanno raggiunto il massimo storico di 27,2 miliardi di dollari, secondo un tweet di CryptoQuant; un aumento del valore delle riserve indica una maggiore pressione di vendita.
All Stablecoins Exchanges’ Reserve hits an all-time-high by $27.2B Live Charthttps://t.co/hHmjTRa7ws pic.twitter.com/x30ZKUo4uz
— CryptoQuant.com (@cryptoquant_com) February 10, 2022
Michaël van de Poppe, trader di criptovalute con sede ad Amsterdam, ha affermato che giovedì è stata una giornata molto volatile per Bitcoin, con movimenti superiori al 5% in intraday; l’analista ha esortato alla cautela fino a quando non verrà violato un livello chiave.
“Niente di chiaro fino a quando non supereremo i 46.000 dollari e/o questo blocco. Se recuperiamo quel livello, la festa proseguirà”, ha twittato l’analista.
Very volatile day for #Bitcoin as we’ve seen 5%+ moves within the day itself. I’m still seeing the same chart, higher timeframes. Nothing clear until we crack $46K and/or this block. If we do reclaim that level, the party goes on. Until then -> caution. pic.twitter.com/ctwXabyZfX
— Michaël van de Poppe (@CryptoMichNL) February 10, 2022
L’account Twitter Negentropic, appartenente ai co-fondatori del provider di intelligence blockchain Glassnode, ha osservato che il governo degli Stati Uniti è il terzo detentore al mondo di Bitcoin.
“Se gli Stati Uniti decideranno di vendere, i grossi attori avranno un’enorme opportunità di acquisto in massa”, ha dichiarato Negentropic.
The US Government sits behind MicroStrategy and Grayscale in #Bitcoin holdings, owning more than $TSLA. If the US decides to sell, big players will get a huge opportunity to buy in bulk. pic.twitter.com/RYGvsFBOHm
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