Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) è l’ultima società biofarmaceutica a grande capitalizzazione ad aver siglato un accordo con il governo degli Stati Uniti per fornire il vaccino contro il coronavirus attualmente in fase di sviluppo.
Cosa è successo Mercoledì J&J ha dichiarato di aver firmato un accordo con il governo USA per la produzione nazionale su larga scala e la fornitura di 100 milioni di dosi di Ad26.COV2.S, il vaccino contro il SARS-CoV-2 sviluppato dalla sua unità Janssen, una volta approvata o emessa l’autorizzazione all’uso di emergenza da parte dell’FDA.
L’accordo prevede inoltre che la società riceva 1 miliardo di dollari dal BARDA e dal Dipartimento della Difesa USA.
Il governo degli Stati Uniti potrebbe anche acquistare altre dosi del vaccino in base a un accordo successivo, ha affermato J&J.
La società ha dichiarato che Ad26.COV2.S sarà fornito su base globale senza fini di lucro per l’uso di emergenza in caso di pandemia.
Anche le partnership fra Pfizer Inc. (NYSE:PFE) e BioNTech SE – ADR (NASDAQ:BNTX), fra AstraZeneca plc (NYSE:AZN) e Oxford University e fra Sanofi SA (NASDAQ:SNY) e GlaxoSmithKline plc (NYSE:GSK) hanno stipulato accordi per la fornitura di vaccini al governo USA.
Cosa potrebbe succedere J&J ha collaborato con il BARDA allo sviluppo di Ad26.COV2.S. A seguito di studi preclinici positivi, sia i regimi a dose singola che a doppia dose del candidato vaccino sono stati valutati in uno studio di Fase 1/2a su volontari sani negli Stati Uniti e in Belgio.
La società ha inoltre dichiarato che è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di fornire nel corso del 2021 oltre 1 miliardo di dosi di vaccino a livello globale, a condizione che sia riconosciuto come sicuro ed efficace.
Movimento dei prezzi di JNJ All’ultimo controllo le azioni Johnson & Johnson erano in aumento dello 0,85%, a 148,47 dollari.