Il Shanghai Futures Exchange (SHFE), la principale Borsa valori cinese dedicata alle materie prime, ha sospeso gli scambi sul nichel dopo che i prezzi hanno raggiunto il loro tetto massimo. La decision avviene il giorno dopo che una simile impennata ha spinto il London Metal Exchange (LME) a intraprendere azioni analoghe, secondo quanto riportato da Bloomberg News mercoledì.
Cosa è successo
Mercoledì i prezzi del nichel sono aumentati del 17% sull’SHFE, superando il loro limite giornaliero di 267.700 yuan (42.373 dollari). Questo ha causato la sospensione giornaliera dei nuovi scambi a meno che le transazioni non finissero al di sotto di quel prezzo.
In Cina i futures sulle materie prime sono soggetti a massimali.
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Forte aumento dei prezzi
All’inizio di questa settimana i prezzi del nichel hanno registrato un’impennata a seguito delle preoccupazioni sull’offerta dovute alla guerra Russia-Ucraina. La materia prima che nel giro di due giorni è balzata del 250% sull’LME.
I prezzi del nichel sono saliti a più di 100.000 dollari per tonnellata sull’LME dopo che, secondo quanto riferito, la società cinese Tsingshan Holding Group avrebbe mantenuto una posizione short su questo metallo, che è un ingrediente chiave per produrre le batterie delle auto elettriche.
Tesla Inc (NASDAQ:TSLA), General Motors Co. (NYSE:GM), Ford Motor Co (NYSE:F) e altri produttori di veicoli elettrici usano il nichel per produrre le batterie.
L’LME ha dichiarato che cancellerà tutte le operazioni che hanno avuto luogo prima dello stop e che è improbabile che le contrattazioni riprendano prima di venerdì, secondo il report.
Di solito l’LME non impone limiti al trading intraday, ma prevede di limitare i movimenti del nichel al 10% quando riprenderanno le negoziazioni.
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